
Pubblicata in Malesia una guida per identificare
i “sintomi” dell’omosessualità.
La notizia, di qualche giorno fa, è che il Ministero dell’istruzione malese ha autorizzato l’uscita di una guida che dovrebbe aiutare i genitori a identificare i “sintomi” di omosessualità nei loro figli e nelle loro figlie, per poter attuare così misure correttive.
La lista delle linee guida prevede quattro punti per i gay e quattro per le lesbiche.
Secondo il vademecum: i gay hanno un corpo muscoloso e si dilettano a mostrarlo, indossando maglie con collo a V e indumenti senza maniche; preferiscono vestiti aderenti e con colori vivaci; sono attratti dagli uomini; quando escono amano portare una borsa simile a quelle usate dalle donne.
Le lesbiche, invece, sono attratte dalle donne; si allontanano dalle altre donne, escluse le loro amiche; adorano uscire, pranzare e dormire in compagnia di donne; non provano alcun affetto per gli uomini.
“Quando i bambini mostrano questi sintomi, si dovrebbe prestare subito attenzione”, avverte la guida alla corretta omofobia, presentata e distribuita durante un seminario sul ruolo dei genitori nella questione LGBT. Nello stesso seminario, il Ministro dell’istruzione Mohd Puad Zarkashi avrebbe detto: “I giovani sono facilmente influenzabili da siti e blog legati a gruppi LGBT. E questo può diffondersi tra i loro amici. Noi siamo preoccupati che ciò avvenga durante l’orario scolastico”.
E la preoccupazione del governo malese è più che lecita, considerato che questi futuri gay potrebbero dover essere mantenuti nelle prigioni statali.