Il 7 novembre, il Governo francese – salvo imprevisti – discuterà e approverà il progetto di legge sul matrimonio e l’adozione per le coppie dello stesso sesso.
La legge mira a riscrivere il diritto di famiglia, attraverso una radicale riforma del Codice Civile, che definirà il matrimonio come “contratto tra due persone, dello stesso o di diverso sesso” e non più “tra uomo e donna”.
Ciò comporterà un’automatica estensione dei diritti – di cui godono attualmente solo le coppie eterosessuali – alle coppie omosessuali sposate, compreso quello all’adozione congiunta. Per questo motivo, si provvederà anche a sostituire i termini “madre” e “padre” con i più neutri “genitore 1” e “genitore 2”.
Com’era prevedibile, non sono mancate le contestazioni e le proteste in diverse città del paese (circa 75), in difesa della cosiddetta famiglia “tradizionale”. Cattolici, ebrei e musulmani uniti contro la riforma di Hollande, considerata «un pericoloso attentato contro l’istituzione della famiglia, fondamentale nella storia della civiltà».
E mentre l’omofobia unisce – miracolosamente – tre religioni da sempre in lotta, a Marsiglia, due ragazze sconvolgono la folla scambiandosi un bacio, nel bel mezzo di una manifestazione contro il matrimonio gay.