In occasione del convegno “Stabilità e instabilità in Africa: il ruolo dell’Uganda”, le ass. Certi Diritti ed Enzo Tortora organizzano un sit-in di protesta contro la legge “Kill The Gays”.
Oggi, in Uganda, le persone LGBT rischiano già 14 anni di carcere se scoperte, ma la proposta di legge vuole introdurre pene più severe tra cui l’ergastolo e, persino, la pena di morte per chi risultasse colpevole di “omosessualità aggravata” (quando cioè uno dei partecipanti è un minore), HIV-positivo, portatore di handicap o “criminale seriale”. La proposta vieta anche la “promozione” dei diritti delle persone LGBT e prevede la punizione di tutti coloro che “finanziano, sponsorizzano o incoraggiano l’omosessualità”.
«Dopo l’omicidio di David Kato Kisule, un attivista iscritto all’Associazione Radicale Certi Diritti, avvenuto due anni fa, diventa anche compito nostro quello di bloccare l’approvazione definitiva di questa legge», dichiarano i rappresentanti delle associazioni. «In occasione del convegno ISPI “Stabilità e instabilità in Africa: il ruolo dell’Uganda” che vedrà la partecipazione del Primo Ministro dell’Uganda, Patrick Amama Mbabazi, e del Ministro degli Esteri Sam Kutesa, abbiamo allora deciso di convocare un sit-in per fare arrivare un messaggio forte e chiaro ai politici ugandesi».
Tra coloro che aderiscono alla mobilitazione anche: Sportello Trans ALA Milano Onlus, Guado, Collettivo lgbit Tabù, Arcilesbica Zami, CIG Arcigay Milano – Associazione lesbica e gay, Arcobaleni Inmarcia, Circolo di cultura omosessuale “Harvey Milk”, Gruppo Soggettività Lesbica.
Il ritrovo è previsto oggi, in Largo Bortolo Belotti a Milano, alle 17.30.
Fonti: Radicali Milano e la pagina Facebook dell’evento