Ieri, dopo oltre un anno di silenzio mediatico, si è tornati a parlare dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. Migliaia di zapatisti (alcune fonti dicono oltre 40mila), con il volto coperto dal passamontagna nero, hanno marciato in completo silenzio nella regione del Chiapas, Messico.
L’EZLN è nato nel 1983 con lo scopo di difendere i diritti degli indigeni messicani. A differenza di altri movimenti del genere, l’EZLN non ha mai usato la violenza per manifestare il proprio dissenso e anche la protesta di ieri è rimasta sulla stessa linea: non si sono viste armi di alcun genere e non ci sono stati scontri, né disordini.
“Perché ci vedano, dobbiamo coprirci il volto, perché ci ascoltino dobbiamo camminare in silenzio” questo sembra essere stato il motto della marcia che ha attraversato le tre città di San Cristobal de las Casas, Ocosingo e Las Margaritas e che aveva lo scopo di ricordare le 45 persone di etnia maya uccise quindici anni fa ad Acteal. In serata è stato poi diffuso un comunicato del portavoce del movimento, il Subcomandante Marcos.
- Messico, il ritorno degli zapatisti (Il Fatto Quotidiano)
- Los zapatistas abarrotan Chiapas (El País, México)
- El EZLN reaparece tras un año de silencio (BBC, Mundo)
- Masacre en Acteal: 15 años sin justicia (BBC, Mundo)
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