Michael Jordan, il più grande cestista di tutti i tempi, ha compiuto ieri 50 anni.
Michael Jordan ha giocato in NBA dal 1984 al 2003, con qualche ritiro qua e là. Con i Chicago Bulls e il suo fedele amico Scottie Pippen, ha vinto per sei volte il campionato NBA, in due three-peat; con Larry Bird, Magic Johnson e gli altri nove professionisti made in Usa ha formato il primo e inimitabile Dream Team, segnando per sempre la storia della pallacanestro.
Ma non sono state solo le sue vittorie a renderlo il più grande di sempre, MJ infatti è stato soprannominato “Air” e “His Airness” perché, quando giocava, sembrava leggero come l’aria e poteva tranquillamente volare a canestro, senza che i suoi avversari potessero farci niente.
Ieri “Air” Jordan (che è diventato anche un marchio di scarpe da basket) ha compiuto 50 anni. Se cercate il gossip sui festeggiamenti, potete andare qui; se cercate un riassunto della sua intensa carriera e dei suoi record, potete andare qui; se invece cercate un documentario che vi faccia conoscere Michael nel pieno della prima era, siete nel posto giusto.
Quando ero giovane, molto giovane, avevo qualche speranza di poter diventare alta e giocare seriamente a basket, Michael Jordan era il mio idolo indiscusso e le ho provate tutte per diventare, non dico alta, ma almeno brava. Allora non esisteva ancora YouTube e, per provare a imitarlo, guardavo sempre le solite due videocassette: una conteneva il documentario Learning To Fly sul campionato ’90-’91 dei Chicago Bulls (nonché canzone dei Pink Floyd), l’altra invece conteneva Micheal Jordan: Air Time, dedicato alla straordinaria stagione ’91-’92.