Gli appassionati dei libri di fantascienza/horror più famosi del mondo possono ritenersi soddisfatti, perché si preannuncia un periodo importante per il loro scrittore: Stephen King. Cinque progetti tratti da suoi libri sono attualmente presi in considerazione da case cinematografiche e network televisivi.
Se qualche progetto è poco più che un’idea, qualche altro già in seria lavorazione, qualcuno invece è pronto a spiccare il volo nel palinsesto americano. Quali sono? Vediamoli uno ad uno.
Chi non ha mai sognato di girare per un albergo vuoto con un triciclo (lo ammetto, io l’ho sognato)?
Chi non si è mai chiesto che cosa sia successo in quell’albergo prima dell’arrivo di Jack e della sua famiglia? Stephen King. Stephen King non si è mai posto grandi domande riguardo ai terribili “incidenti” dell’Overlook Hotel, difatti il prologo che narrava le vicende dell’albergo e della camera 237 fu eliminato dallo stesso autore prima che il libro venisse pubblicato. Qualcuno però se lo è chiesto e ne ha affidato a Glen Mazzara (The Walking Dead) la scrittura.
L’autore del romanzo non sembra essere entusiasta dell’idea e pare che ci siano dei problemi con i diritti d’autore, ma d’altra parte si è detto anche “curioso di vedere cosa succederà”.
Piccola curiosità – Le scene di Shining sono state girate in due differenti location: gli esterni sono stati girati al Timberline Lodger Hotel, in Oregon, mentre gli interni riprendono l’Ahwahnee Hotel nello Yosemite National Park; scrivo “riprendono” perché nonostante siano identici per dimensioni, proporzioni, arredamenti, gli interni del film sono stati interamente costruiti e girati in studio.
Viene da chiedersi se per questo prequel sia previsto l’uso delle location originali oppure una ricostruzione, come già avvenne nel film di Kubrick.
11/22/63: J.J. Abrams sarebbe in trattativa per acquistare i diritti di questo libro edito nel 2011.
Il perché Abrams voglia produrre una serie tv proprio su questa storia è presto detto: il libro gioca con le corde della fantascienza, tanto cara ad Abrams, e punto focale della vicenda è un tunnel spazio-temporale capace di trasportare avanti e indietro nel tempo, altro tema tanto, troppo, caro a J.J.
The Dark Tower: questo ciclo di sette romanzi e vari collegamenti inseriti nelle opere di King è una delle produzioni più ambiziose di cui attualmente abbiamo notizia.
Ron Howard ha pensato per questa colossale opera a ben tre film e due serie tv.
Per onor di cronaca è giusto dirvi che già nel 2011 il regista avanzò l’idea alla Universal, che si disse interessata. Divenne un po’ meno interessata quando ne vide i costi. Il progetto fu messo di conseguenza in stand-by per due anni giusto pochi mesi prima dell’inizio delle riprese.
Intanto che aspettiamo l’uscita quanto meno di una delle due serie tv, vi informo che la Marvel ha pubblicato una miniserie a fumetti supervisionata dallo stesso King.
Joyland: se siete appassionati di King, sapete di cosa sto parlando. Se King vi piace ma non troppo allora magari no. Joyland è il prossimo libro di Stephen King, che uscirà il 7 giugno di quest’anno. No, non ho deciso di trasformare quest’ area del blog in una sezione- libreria ma Tate Taylor (The Help) ha invece pensato di ricavarne un film.
Non si hanno ancora reazioni da parte di Stephen King.
Durante i 14 episodi di cui si compone la serie, verrà narrata la storia di una piccola cittadina che si trova improvvisamente ricoperta da una gigantesca cupola.
Neal Bear (Law and Order: SVU, E.R.), showrunner della serie, introduce così la sua ultima fatica – a detta sua “parabola dei tempi che stiamo vivendo” –: “Cosa vuol dire per la tua città quando comincia ad essere a corto di cibo, combustibile, medicine? Cosa succede quando la cupola comincia ad essere inquinata, quando stai bruciando a causa del calore?”
La serie è prodotta dalla CBS e vede come creatore Brian K. Vaughn (Lost), il quale ci rassicura che non sarà necessario avere letto il libro per essere in grado di seguire la serie, dato che lo showrunner ha pensato ad un suo finale alternativo. A questo proposito, ci racconta che quando ha esposto l’idea a Stephen King, lo scrittore avrebbe risposto: “Vorrei averci pensato io”, ma permane il dubbio che lo abbia detto più per cortesia (dopotutto lo stesso King ha ammesso di essere “un bravo ragazzo” e per questo da bambino la madre gli diceva sempre “Stephen, se tu fossi una ragazza saresti sempre incinta”) che con reale convinzione.
Il cast è formato da Alexander Koch, che interpreterà Rennie, Keith Harris (Big Fish) e pochi altri volti noti.
La season premiere è attesa per lunedì 24 giugno.
Si accettano scommesse su quale sarà la prossima opera di King ad essere trasposta su grande o piccolo schermo.