Grazie al cielo in questo caso ci troviamo davanti ad una serie del primo tipo.
Ve la propongo per questo: perché secondo me vale la pena darle un’occhiata, magari per non guardare il secondo episodio poi, ma una chance se la merita tutta.
Guardatela:
Se cercate una serie comedy non troppo impegnativa, con una storia semplice ma accattivante. Se volete passare una mezz’oretta della vostra vita senza vedere nessuno che salva il mondo, che distrugge il mondo, che si trasforma in vampiro, che uccide qualcuno o che scopre di avere un potere soprannaturale. Se amate le scimmie parlanti.
Non guardatela:
Se vi aspettate una serie sui vampiri che vanno tanto di moda. Se vi aspettate una serie che vi faccia letteralmente rotolare sul divano dalle risate, qua si tratta più di umorismo che di vera e propria comicità.
Se non amate le scimmie parlanti.
Di cosa parla:
Il protagonista è Tom Chadwich (Chris O’Dowd, Girls), un trentenne londinese che nel giro di pochi mesi perde lavoro e fidanzata. Alla morte della zia del padre, eredita un baule contenente per lo più cianfrusaglie, in cui trova una foto che pensa essere del suo bis bis-nonno, il generale Henry Chadwich. Portata ad analizzare la foto da Neville St. Aubrey (Christopher Fairbank), specializzato in foto e fotografi del 19esimo e 20esimo secolo, inizierà un viaggio alla scoperta di sé stesso e della propria famiglia.
In particolar modo trovo meravigliosa Bea, sorella maggiore di Tom, che a causa di un trauma avuto da bambina (un terribile scontro con una pulcinella di mare) non si separa mai dalla sua scimmietta di peluche, che la ragazza fa anche parlare grazie alla tecnica del ventriloquio e che rappresenta la sua voce interiore, dando vita a dei siparietti molto carini.
L’attrice che interpreta Bea, Nina Conti come già detto, è realmente una ventriloqua e una comica: se volete vedere qualche divertente numero di questa talentuosa attrice, questi sono i link, chissà mai che vi appassioniate a quest’arte.
Christopher Guest, creatore e produttore esecutivo della serie, ha inoltre confessato in un’intervista che la storia è per la maggior parte basata sulla sua esperienza diretta, avendo vissuto un’esperienza simile alla morte del padre e di avere scoperto che nel 18esimo secolo un suo parente aveva intrapreso la strada della recitazione e del ventriloquio, motivo per cui è stata anche inserita nella serie.
Cose da sapere:
La serie è girata in stile documentario, spesso la storia viene interrotta così che i personaggi possano spiegare direttamente in camera il loro punto di vista e la loro storia (nel pilot ad esempio questa tecnica viene usata dai personaggi per presentarsi), un po’ come – tra le altre – avviene in Modern Family.
Gli inserti musicali sono ridotti ma le parole e i dialoghi fanno da padroni.
Spicca anche Christopher Fairbank, attore – come direbbero gli americani – “terrific”! (magnifico!).
Punti di forza:
Il ventriloquio, trovata nuova per una serie tv, che la differenzia dalle altre.
La recitazione degli attori, molto bravi, vale la serie.
Punti di debolezza:
Poche musiche, qualcuna in più anche se breve non avrebbe guastato.
Pochi colpi di scena, è vero che il pilot è più che altro una presentazione di serie e personaggi ma molti spettatori decidono se seguirla o meno proprio dalla prima puntata. A volte risulta leggermente lenta.
Speriamo il ritmo si velocizzi.
Come avrete capito, dal mio punto di vista la serie è assolutamente promossa. Sicuramente non mi cambierà la vita ma è assolutamente adorabile nelle sue trovate.
Datele una possibilità, o magari due, il pilot non le rende giustizia.
Viene trasmessa ogni sera e la prima stagione prevede otto puntate. Prodotta da HBO e BBC2.
Vi lascio con un piccolo teaser e aspettiamo le vostre considerazioni.