Il film statunitense The Foxy Merkins, il documentario francese Violette Leduc, la chasse à l’amour e il corto brasiliano O Olho e o Zarolho sono i vincitori della VIII edizione di Some Prefer Cake, il festival internazionale di cinema lesbico tenutosi al Nuovo Cinema Nosadella di Bologna dal 17 al 21 settembre.
Il festival ha presentato 46 film, offrendo una panoramica internazionale sulla produzione cinematografica lesbica che ha toccato Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Finlandia, Spagna, Germania, Messico, Svizzera, Canada, Brasile, Italia, Filippine, Argentina e Ucraina.
Tra le ospiti internazionali presenti: Esther Hoffenberg, regista di Violette Leduc: la chasse à l’amour; Boel Westin, biografa di Tove Jansson e autrice, tra gli altri, del recente volume Tove Jansson. Life, Art, Words, che ha interloquito con Anna Zani a conclusione della proiezione di Haru, Island Of The Solitary. Adele Tulli, giovane regista vincitrice nel 2011 del premio per il Miglior documentario al Torino Gay e Lesbian Film Festival, è stata presente alla proiezione della sua ultima opera Rebel Menopause, insieme all’attivista femminista parigina Thérèse Clerc a cui è dedicato il documentario. Infine la regista argentina Cecilia Montagut ha incontrato il pubblico dopo la proiezione di Mujeres de buen vivir, cortometraggio documentario che raccoglie le testimonianze di lesbiche spagnole sulle strategie sviluppate per vivere la propria sessualità durante il regime franchista.
Il festival conferma il successo delle scorse edizioni con oltre 6000 presenze nelle cinque giornate di programmazione.
Some Prefer Cake: i premi della giuria
La giuria della sezione lungometraggi, composta da Lucia Jorini, La Mile e Veronica Noseda, ha assegnato il premio come miglior lungometraggio narrativo allo statunitense The Foxy Merkins di Madeleine Olnek, “per l’originalità e l’ironia, uno sguardo surreale e mai moralista sulla sessualità nelle sue molteplici sfaccettature. Uno dei meriti della pellicola è la scelta di usare un corpo non conforme ai canoni estetici mainstream per mettere in luce i rapporti attuali tra sesso e denaro nella società americana, con particolare attenzione alle dinamiche di classe”.
La giuria della sezione documentari, composta da Enza Negroni, Linda Chiaramonte e Sara De Giovanni, ha attribuito il premio come miglior documentario alla biopic Violette Leduc, la chasse à l’amour di Esther Hoffenberg, “per la passione e la grande maestria della regista che ha saputo riportare sulle scene la vita e gli scritti di un’importante autrice del ‘900 francese facendola conoscere ad un pubblico più giovane.” Menzione speciale a Thokozani Football Club: Team Spirit “per il valore e l’impegno politico e sociale dimostrato dalla regista Thembela Dick, che ha raccontato la storia della squadra sudafricana di calcio femminile in un paese in cui esporsi e dichiararsi lesbica è molto rischioso”.
La giuria della sezione cortometraggi, composta da Elisa Delogu, Paola Gabrielli e Rita Felicetti, ha conferito il premio come miglior cortometraggio al brasiliano O Olho e o Zarolho di René Guerra e Juliana Vicente, “perché con tanta delicatezza affronta un tema molto umano, il dubbio, e lo fa attraverso lo sguardo innocente e senza pregiudizi di un bambino.” Menzione speciale al corto di animazione spagnolo Orbitas di Jaime Maestro “che porta il tema dell’amore oltre ogni limite (quello terreno e quello della guerra)”.
Some Prefer Cake: i premi del pubblico
Per quanto riguarda il premio del pubblico, la votazione più alta per la categoria dei lungometraggi di finzione è stata ottenuta da Reaching for the Moon di Bruno Barreto, presentato in anteprima nazionale al festival, per i documentari da Alice Walker: Beauty In Truth di Pratibha Parmar e per i cortometraggi da Orbitas di Jaime Maestro.
Nel dare appuntamento all’edizione del 2015, Some Prefer Cake ringrazia il proprio pubblico per la passione, l’attenzione e il coinvolgimento con cui ha partecipato al festival e sostenuto il lavoro di tutto lo staff.