L’Associazione Radicale Certi Diritti ha scritto oggi al presidente del Senato Pietro Grasso per chiedergli di prendere posizione contro le offese alla dignità delle persone LGBTI che vengono ripetute in aula durante il dibattito sul ddl Cirinnà.
“Non a favore o contro il ddl, non a favore o contro l’omosessualità, ma a favore della nostra Costituzione e dei suoi principi a cui tutte e tutti, compresi i Senatori della Repubblica, siamo soggetti” – scrive Yuri Guaiana, segretario dell’Associazione.
Lettera a Pietro Grasso
“Ovviamente non è in discussione la possibilità di esprimere i propri valori ed il proprio giudizio sul ddl in questione e più in generale sulla vita delle persone gay, lesbiche, transessuali e intersessuali – precisa Guaiana – ma quando si ascoltano affermazioni che, palesemente ignoranti, offendono la dignità di milioni di cittadini e cittadine italiani, che sono in tutto uguali di fronte alla legge, alla scienza, alla morale ed al senso comune, rimaniamo oltre che basiti anche molto scandalizzati”.
“Si rendono conto i Senatori – chiede Guaiana – che affermazioni così discriminatorie contro donne, immigrati, ebrei, rom, sinti e disabili non sono accettabili né ammesse in un tale consesso? Ci sentiamo impotenti di fronte a queste affermazioni – conclude il segretario nella lettera al presidente del Senato Pietro Grasso –, soprattutto in questo sistema mediatico che sembra premiare chi la spara più grossa o chi è più volgare, contro i tanti e le tante che non la pensano in questo modo”.