Tutte le ragazze, quando sognano di avere un bambino, la prima cosa che pensano è: ‘Crescerò mio figlio senza mai affidarlo ad estranei’. Poi, però, ci si rende conto che gli impegni lavorativi e le necessità economiche ci spingono ad affidare i nostri pargoli agli asili, sempre più spesso necessari per occupare i bambini in attività ricreative e didattiche, e per permetterci di non rinunciare ad un introito economico che diviene molto importante. Soprattutto alla luce delle tantissime spese da affrontare per garantire ai propri figli un tenore di vita adeguato. Ma le preoccupazioni delle mamme non si limitano certo all’assenza del contatto con il figlio, o alla presenza di sconosciuti: se c’è una cosa da non sottovalutare mai, quando si iscrive il proprio bambino all’asilo, è il rischio di contrarre malattie ed infestazioni varie.
Cominciamo dalla pediculosi
Anche se si tratta del problema meno grave, essendo molto facile da sconfiggere, l’infestazione da pidocchi può diventare una grandissima seccatura per i bambini, che si gratteranno e si lamenteranno tutto il giorno, e dunque anche per i genitori, costretti a subire tante preoccupazioni. Se vostro figlio soffre di un’infestazione da pidocchi, vi basterà fare un giro sul web per informarvi su come eliminare i pidocchi in modo sano e naturale, senza ricorrere a pericolosi prodotti chimici. D’altronde parliamo di un rischio, quello di contrarre la pediculosi, ovviamente molto frequente negli asili e nelle scuole: i bambini tendono infatti a giocare tutto il giorno, entrando spesso in contatto fisico con altri ragazzi che, nel caso abbiano i pidocchi, impiegheranno un paio di secondi per trasmettere questi pestiferi parassiti. Senza poi considerare che la pediculosi può essere contratta anche entrando a contatto con abiti infestati, dunque basta sfiorare un giubbotto od un soprabito appartenente ad un bambino con i pidocchi per dare il via all’invasione.
Il vero problema sono le malattie infettive
Il vero problema, quando si iscrive un figlio all’asilo, è il rischio di contrarre una malattia infettiva: d’altronde, parliamo di un prezzo che noi abbiamo pagato da piccoli, e che anche i nostri figli dovranno gioco forza superare. Basti pensare alla varicella. Stando a quanto detto da Susanna Esposito, direttore del reparto di pediatria della Fondazione IRCCS, è comunque possibile ridurre questo pericoloso rischio. Tutto parte ovviamente dall’igiene: dovranno essere le maestre ad insegnare ai bambini a lavarsi le mani spesso, e loro sarà anche il compito di pulire e disinfettare i giocattoli e gli ambienti. Il resto sarà compito dei genitori, che dovranno vaccinare il bambino e privarlo di un noto veicolo per batteri: il ciuccio.