Tra le principali disfunzioni sessuali maschili abbiamo l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile, quella cioè che impedisce all’uomo di avere e di mantenere un sufficiente inturgidimento del pene, tale da poter aver un rapporto sessuale.
Questo tipo di disturbo non è legato ad una età specifica: i protagonisti sono sia ragazzi che adulti, e ovviamente anche gli anziani.
Il 13% degli uomini presenta disfunzioni erettili, ma a soffrirne maggiormente sono quelli in età compresa tra i 40 e i 70 anni (per maggiori info: wellvit.it/blog).
I problemi erettili possono inoltre verificarsi sia durante il rapporto sessuale, sia in fase di masturbazione, oltre al fatto che vengono a mancare le erezioni notturne e quelle mattutine. A volte però si possono presentare anche e solo in presenza di un partner specifico, il che significa che siamo di fronte a un problema di tipo psicologico e non patologico.
Qual è la causa, e quali sono i rimedi?
Per quanto riguarda l’eiaculazione precoce, è un disturbo largamente diffuso, non a caso un uomo su tre ne soffre o ne ha sofferto almeno una volta nella vita. Conta molto il fattore psicologico, e in particolar modo il rapporto con il partner, che se insicuro e basato su ansia da prestazione, produce come effetto inevitabile proprio l’eiaculazione precoce. Per questo motivo è possibile rimediare all’eiaculazione precoce tramite rimedi naturali.
Molti uomini a volte hanno difficoltà a controllare o a ritardare l’eiaculazione, e ciò può succedere, è normalissimo. Se invece la situazione diventa abituale, se cioè non si è affatto in grado di controllarla ogni volta che si ha o si sta per avere un rapporto sessuale, ma talvolta anche in fase di autoerotismo, allora c’è da iniziare a preoccuparsi. Una simile situazione, come immaginabile, causerà forte imbarazzo e, se vissuta in maniera negativa e stressante, non farà altro che aggravare il problema, alla base del quale troviamo spesso esperienze sessuali, avute in età adolescenziale, che influenzano quelle attuali. Ad esempio l’aver in passato dovuto accelerare l’eiaculazione per paura di essere scoperti, per un senso di colpa, per ansia da prestazione o addirittura perché non si riesce a mantenere l’erezione, portano il soggetto a cercare di raggiungere il suo orgasmo quanto prima.
Come per l’impotenza, anche per l’eiaculazione precoce, può essere che magari cambiando semplicemente il proprio partner si risolva il problema, specie se è la prima volta che si presenta.
Ma i fattori possono essere anche biologici, come riflessi anomali del sistema eiaculatorio o dei livelli dei neurotrasmettitori, o ancora ormonali, o problemi di tiroide o infiammazione e infezione della prostata, oltre al solito abuso di farmaci, psicofarmaci, droghe e alcool.
Secondo la International Society for Sexual Medicine, una associazione statunitense di medici specialisti nel settore, l’eiaculazione precoce dovuta a cause psicogene avviene quasi sempre entro in primo minuto di penetrazione, non riuscendo a controllare l’impulso eiaculatorio e avendo come conseguenza quella di sentirsi frustrati e sempre più decisi ad evitare situazioni di intimità. Un serio inconveniente specie se si sta cercando di procreare.
Non sempre l’impotenza deve essere attribuita a cause anatomiche o congenite, le quali implicano il fatto di ricorrere a medicinali e a costanti visite andrologiche ed urologiche.
Può succedere tra l’altro che l’uso prolungato di alcool, come anche di droghe, ma pure di alcune tipologie di farmaci, possano determinare disturbi a livello erettile. E non solo. Cause organiche come obesità, ipogonadismo, diabete, malattie cardiovascolari ecc sono responsabili dell’impotenza.
Se ci sono ragioni che impediscono al sangue arterioso di affluire copiosamente verso il pene, tanto da provocarne l’erezione, semplicemente questa non avverrà. Ora tutto sta a capire se queste ragioni siano di natura psichica, dal momento che l’erezione dipende da stimoli di neurotrasmettitori del cervello, in particolar modo dell’ipotalamo, o piuttosto di natura fisica.
Dunque, per una corretta diagnosi, il consiglio è quello di eseguire alcuni esami sia ematici che ormonali, che delle urine, oltre a quelli classici per controllare il tono muscolare del soggetto, le ecografie e i controlli della prostata, che potrebbe essere infiammata e quindi determinare una scarsa erezione, oltre che dei testicoli.
Tuttavia nella stragrande maggioranza dei casi il problema è solo legato a stress, ansia e addirittura depressione. Ma niente panico perché per queste cause esistono degli ottimi rimedi, anche naturali, che possono servire a migliorare in generale la propria autostima.
Il ricorso ad un bravo psicologo, sessuologo o psicoterapeuta può far vivere la propria sessualità in maniera distesa, rilassata e libera da ansie da prestazioni e quant’altro.
Con il dialogo e una comunicazione efficace con il proprio partner, e magari anche con esercizi pelvici mirati, si possono vincere questi disturbi. Molto consiste nel rilassarsi e nel cercare di allontanare le cause di ansia e di stress presenti nella propria vita. Massaggi, terapie ayurvetiche, prodotti erboristici, integratori sessuali, tanto sport e una buona alimentazione povera di grassi saturi sono vie di uscita certe dal tunnel delle disfunzioni sessuali maschili.
Molti uomini però provano profondo imbarazzo nel parlarne e ricorrono spesso a farmaci induttori dell’erezione, un nome per tutti il viagra, con tutti gli effetti indesiderati e le controindicazioni che ne derivano. Fino ad arrivare a interventi chirurgici vascolari ricostruttivi e di impianti di protesi, la pompa a vuoto e terapie che permettono di iniettare direttamente di farmaci che inducono l’erezione.
L’Istituto Beck, così come lo studio medico Bernadette e il centro andrologico Vaccari, ma ce ne sono tantissimi altri, offrono un valido aiuto sia dal punto di vista medico che da quello psicologico per tutti i disturbi maschili legati alla sfera sessuale. Non indugiate!