È sempre più d’attualità il tema dell’assicurazione contro il terremoto e le calamità naturali, soprattutto dopo il varo del d.l. 59/2012 con cui il Parlamento oltre a stabilire il riordino della Protezione Civile ha in pratica scaricato ogni responsabilità dello Stato sui danni che eventi di questo genere possono arrecare a imprese e privati.
Una decisione che potrebbe avere grandi conseguenze in un Paese come il nostro, ove alluvioni e terremoti sono all’ordine del giorno. Basterebbe in effetti fare mente locale a quanto accaduto nel novembre del 2013 in Sardegna, quando la caduta in 24 ore della quantità di pioggia che distingue solitamente un periodo di sei mesi ha provocato la morte di decine di persone.
Proprio la decisione in questione ha reso assolutamente decisiva la sottoscrizione di un’assicurazione contro il terremoto e le calamità naturali, l’unico modo che consente di tutelarsi da eventi disastrosi e assicurarsi il risarcimento dei danni all’immobile e quindi ridurre le spese per sostenere la sua messa a nuovo. In pratica proprio la stipula di questa tipologia di polizza consente di ottenere una somma pari al valore del danno, a meno che questo non superi il tetto massimo stabilito in sede contrattuale, mediante il versamento annuale di una quota che può variare sulla base delle condizioni contrattuali.
Va naturalmente puntualizzato come l’assicurazione contro il terremoto e le calamità naturali non sia obbligatoria, ma come allo stesso tempo sia allo studio l’ipotesi di renderla tale in sede governativa. Una ipotesi che peraltro le compagnie assicurative osteggiano apertamente, non ravvisandovi una convenienza almeno pari al rischio di pagare ingenti risarcimenti in caso di evento calamitoso. Va inoltre ricordato come il premio da pagare sia abbastanza elevato, tanto da rendere quasi proibitiva la sottoscrizione di una polizza simile in aggiunta a quelle casa scoppio incendio.
Va intanto ricordato come l’assicurazione contro il terremoto e le calamità naturali sia classificata come polizza a valore, categoria cui viene ascritta in quanto prevede politiche di rimborso dei danni basate sul territorio in cui è locata l’abitazione e su una serie di variabili che vengono solitamente decise proprio dalla compagnia con cui viene stipulata l’assicurazione. Solitamente, le compagnie assicurative che offrono tale tipologia di polizza arrivano a prevedere un rimborso con cui è possibile la ricostruzione, la sistemazione a nuovo o addirittura l’acquisto di un nuovo immobile. Proprio per cercare di capire quale sia l’ambito finanziario in cui ci si muove, sarebbe sempre preferibile un attento monitoraggio, prima di apporre la propria firma sul contratto, teso a verificare il tetto entro il quale la compagnia assicuratrice rimborsa i danni, al fine di non trovarsi di fronte a pessime sorprese nel caso l’immobile interessato sia totalmente irrecuperabile.
L’assicurazione contro il terremoto e le calamità naturali è una formula tesa a risarcire non solo tutte le tipologie di danni causati dalla verifica di questi eventi, ma anche quelli eventualmente causati da furti o rapine, comprendendo l’assistenza legale e la responsabilità civile.
Per quanto riguarda i rimborsi, essi vengono calcolati in base al primo rischio assoluto e variano in base alle clausole sottoscritte, alle condizioni della compagnia assicuratrice, ma soprattutto alle caratteristiche principali dell’immobile (tipologia, estensione e valore catastale) e del territorio in cui è ubicato.
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