Siamo a nord del Lazio, in provincia di Viterbo, quasi al confine con la Toscana.
Il nome Acquapendente nasce dal fatto che nei dintorni sono numerosissime le cascatelle e i rivoli che confluiscono nel fiume Paglia.
Anticamente era un centro etrusco, colonizzato poi dai romani e successivamente devastato e invaso dai longobardi. Il nucleo urbano attuale si è sviluppato da un borgo nato attorno alla Pieve di S. Vittoria nel X secolo, lungo la Via Francigena. Più tardi Acquapendente divenne proprietà dello Stato della Chiesa, sotto la diocesi di Orvieto, al cui dominio non voleva sottostare e contro cui mosse guerra; il borgo di Acquapendente era infatti un dominio molto ambito, in quanto rivestiva una posizione strategica tra il Marchesato di Toscana e lo Stato della Chiesa.
Nel XIII secolo la cittadina era ancora impegnata nelle continue lotte per l’indipendenza da Orvieto ed era inoltre al centro dei conflitti tra impero e papato. Il 1500 fu un periodo particolarmente florido per tutto lo Stato della Chiesa e anche questo borgo attraversò un momento di grande prosperità, e fu allora che vennero costruiti i palazzi più belli (Palazzo Vescovile e Palazzo Viscontini).
Dopo il rinascimento Acquapendente fu nuovamente al centro delle lotte tra il papato e l’impero; dopo la rivoluzione francese assunse un ordinamento repubblicano autonomo che perdurò fino al 1799. Da visitare la Cattedrale del Santo Sepolcro nella quale è conservata una pietra macchiata di sangue proveniente da Gerusalemme; nel medioevo era meta di pellegrini e crociati essendo situata proprio lungo la Via Francigena verso Roma. Della cinta muraria medievale oggi rimane solo una delle torri principali: la Torre Julia de Jacopo. Testimonianza dell’architettura rinascimentale è invece il Palazzo Viscontini con splendidi affreschi e grandi giardini interni.
Nel territorio di Acquapendente c’è la Riserva Naturale del Monte Rufeno al cui interno è ospitato il bellissimo Museo del Fiore. Il Museo della città di Acquapendente si trova invece nel Palazzo Vescovile ed ospita una collezione artistica diocesana e civica di grande valore culturale.
Nella terza domenica di maggio si può assistere alla Festa dei Pugnaloni per celebrare la Madonna del Fiore che si dice avrebbe compiuto un miracolo in seguito al quale Acquapendente uscì vittoriosa nella guerra contro la dominazione imperiale del Barbarossa. Durante la festa ci sono molti eventi folkloristici ma soprattutto sfilate di mosaici fatti con fiori e foglie. Il patrono della città è Sant’Ermete, che si festeggia il 28 agosto. Dal punto di vista gastronomico i piatti tipici di Acquapendente sono ricette classiche dell’alto Lazio, le ricette tipiche più popolari sono: tagliatelle al tartufo, carbonara, carciofi in gelatina, crostini con alici.