In quella complessa macchina qual è la burocrazia italiana, svolgono un ruolo molto importante i cosiddetti codici tributo. Cosa sono i codici tributo? Essi sono una serie numerica che consente al contribuente italiano di pagare le varie imposte dovute allo Stato mediante il modello F24. Un modulo compilato con l’ausilio del nostro commercialista, col quale effettuare il versamento presso la nostra Banca di fiducia (ma anche altre) o alla Posta; e con il quale facciamo i conti con cadenza mensile, trimestrale o annuale. Vediamo quali sono i codici tributo più utilizzati.
Quali sono i codici tributo
Premesso cosa sono e a cosa servono, passiamo a stabilire quali sono i codici tributo. Un’informazione che potrebbe ritornarci utile qualora decidessimo di compilare il modello F24 senza appoggiarci al nostro commercialista. Occorre però premettere che questi codici elaborati dal Ministero delle Finanze sono tantissimi, proprio perché tante sono le tasse e le imposte che dobbiamo allo Stato italiano. Come tante sono le causali: un acconto, un saldo ecc. Di seguito, comunque, riportiamo quelli più utilizzati.
Quali sono i codici tributo Imu
Quanto all’Imu, oltre a questo codice, va inserito anche quello del Comune. Per la prima casa è 3912, per i terreni 3914, per le aree fabbricabili il codice tributo 3961.
Quali sono i codici tributo Iva
Partendo dall’Iva, siamo di fronte a più tipi di codice. In base al mese di riferimento del versamento. Per i versamenti mensili, per gennaio le quattro cifre saranno 6001, per febbraio 6002, per marzo 6003, fino a dicembre 6012. Per i versamenti trimestrali, i codici da utilizzare partono da 6031 a 6034 per il quarto trimestre.
Quali sono i codici tributo Irpef
Quando all’Irpef, i codici per il versamento della prima rata dell’acconto sono 4033, per il secondo il 4034. Per il saldo invece la serie numerica è 4001. Per le sanzioni occorrerà scrivere 8901.