In Sardegna la passione del gioco ha “rapito” un gran numero di cittadini.
I dati parlano chiaro: il gioco è un business in crescita e come tutti gli “affari” si hanno riscontri positivi e negativi; se da un lato è vero che dall’azzardo possono nascere persino nuovi posti di lavoro, pensiamo alle sale bingo o alle sale gioco, dall’altro c’è sempre il rischio della ludopatia.
Proprio a riguardo della patologia collegata al gioco, nell’Isola si iniziano a fare numerose iniziative preventive.
L’obiettivo di ogni evento è quello di porre le basi per azioni di contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo in modo che i cittadini, sebbene giochino, non cadano nelle tentazioni compulsive.
Ad oggi il fatturato del comparto gambling nazionale supera i 95 miliardi di euro, circa 260 milioni al giorno per 3.012 euro al secondo.
In Sardegna costantemente cresce il numero delle macchinette slot e sembra che il fatturato regionale di queste ultime sia pari a 1 miliardo e 542 milioni.
Nell’Isola, a detta dei più, serve una legge regionale che dia possibilità ai comuni di porre un freno al fenomeno, essere ai primi posti per la dipendenza delle slot non è sicuramente un fenomeno positivo: si parla di una diffusione di circa 21mila macchinette su tutto il territorio e, secondo ulteriori dati, si giocano circa 500mila euro al giorno. Un patrimonio.
A Cagliari è stato da poco approvato un ordine del giorno presentato dal capogruppo del PD, Fabrizio Rodin, teso a porre le basi per una normativa regionale che contrasti il fenomeno.
Pare però chiaro che non sempre il gioco diventa patologico, sebbene sia vero che in alcune personalità la tendenza è maggiore.
Se da un lato si lavora per porre freno alla presenza di macchinette e sale sul territorio, dall’altro il comparto azzardo si sviluppa sul web, anche se la soluzione digitale sembra essere migliore, più sicura per tantissimi aspetti.
Spesso e volentieri è proprio dal web che arrivano inviti, come quelli collegati ad un Codice Bonus Bet365, che facilitano la conoscenza di un nuovo casinò online. Stimoli a cui nessuno, o quasi, riesce a resistere.
Ed infatti in Sardegna, nonostante non ci sia una economia florida, il gioco continua ad appassionare sia esso reale o virtuale.
Per capire quanto sia importante il giro d’affari collegato all’azzardo basta pensare che, con i fondi giocati, la Regione Autonoma della Sardegna potrebbe fare una piccola finanziaria dedicata esclusivamente a sistemare i conti del comparto sanità o, addirittura, potrebbe garantire a tutti i concittadini una continuità territoriale reale da qui sino ai prossimi trent’anni.
Il gioco però non si può debellare, infatti se si instaurasse un regime troppo libero si potrebbe cedere il passo al crimine organizzato che fa proprio della violazione dei sistemi di sicurezza collegati alle slot machine un vero e proprio business.
Urgono quindi nell’Isola norme preventive e una maggiore attenzione alle patologie da dipendenza.