In un periodo non sempre facile dal punto di vista economico, le cose sembrano migliorare molto laddove si viene a creare una consapevolezza delle proprie possibilità e si sfrutta appieno quel che si ha già. Detto fatto, le imprese sarde si impongono soprattutto grazie alla vendita on line: la Sardegna è infatti la quarta regione d’Italia per attività nel settore.
Solo nel 2016 il 17% delle aziende con più di 10 dipendenti ha proposto e venduto i propri prodotti e servizi in rete, raggiungendo l’importante traguardo di una crescita pari al 13,2% in un periodo relativamente breve, solo 4 anni. E il risultato è ancora più sorprendente se si pensa che nel 2012 era appena il 3,8% delle attività la percentuale di aziende presenti online.
Ma la crescita dell’e-commerce è stata possibile grazie ad una vasta gamma di vari fattori. Tra questi uno dei più importanti è stato il supporto di una classe dirigente che ha promosso e compreso la portata delle vendite online definendo una vera e propria apertura alla “manifattura 4.0” e ponendo le imprese a confronto sia a livello nazionale che internazionale.
Altro importante fattore determinante è stata la base logistica su cui le imprese hanno potuto e saputo svilupparsi – giungendo dunque ad un’importante situazione dove da un lato convivono la maggiore consapevolezza dell’utenza e la diffusione dello shopping online e comunicazione digitale (pc, smartphone e tablet), e dall’altro si rimane agganciati ad uno spirito imprenditoriale che si modella in conformità alle spinte moderne di nuovi sistemi commerciali.
Ecco dunque che si sviluppano fortunati Marketplace che fanno storia: da eBay a Kijiji alle varie realtà locali di artigiani e creativi che si mettono sul mercato dal pc di casa o di aziende ben radicate sul territorio che esportano grazie ai mezzi che internet ha messo loro a disposizione.
Tutto questo è stato possibile solo grazie alla presenza di una solida base logistica. Nello specifico, non sarebbe infatti bastata la vena imprenditoriale se non ci fossero servizi online di spedizioni designati per le esigenze di piccoli e-commerce sardi ed in grado di coprire le varie aree geografiche di interesse, nazionali e internazionali.
Della serie non basta avere l’idea se poi non si è in grado di realizzarla, e in molti casi si è rivelato decisamente fondamentale il poter usufruire di tool online moderni e affidabili che confrontano i costi di spedizione pacchi come Packlink. Questo permette agli utenti di scegliere il corriere espresso migliore per prezzo, velocità e sicurezza.
Stando alle classifiche nazionali del rapporto su “E-commerce, acquirenti on line e imprese che vendono con il commercio elettronico”, opera minuziosa di Confartigianato Sardegna, su dati Istat del 2016, la Sardegna è quarta dopo Valle d’Aosta, Bolzano e Trento, riuscendo a superare vere e proprie potenze economiche quali Lombardia, Piemonte e Veneto.
Secondo il Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti, si tratta di “un modo intelligente di proporre e mettere in vendita i prodotti, promuovendo il territorio sardo e le sue peculiari capacità artigianale in una sorta di metodo alternativo a quello del commercio classico, una strada che demolisce le distanze e raggiunge i mercati più lontani”.
Non desta dunque sorpresa la vincita della startup YaaR di Alessandro Loi, Maria Zaitzeva, Alessio Cordella e Antonio Ravenna alla quarta edizione del CLab di UniCa con un’idea che merita tutta l’attenzione che sta riscuotendo: un software che si rivolge alle piccole e medie aziende che decidono di dar seguito alla voglia di innovazione e vogliono investire nell’Augmented Reality proponendo siti web e e-commerce moderni e migliori sotto molti punti di vista.
Sempre improntata alla vendita online e allo sviluppo dell’e-commerce il concept di Neeot di Renato Caboni, Chiara Cocco, Nicola Aldo Cabras e Federico Corona, al secondo posto si CLab di UniCa con un software che raccoglie e analizza in tempo reale informazioni di interesse e sviluppo degli utenti lungo un’area di pertinenza agricola.
La giuria del premio è formata da un ampio palco di giornalisti, tecnici della finanza e investitori provenienti dal panorama nazionale e multinazionale e ha assegnato i 10mila euro del primo premio alla startup cagliaritana, premiando anche altri interessanti partecipanti con periodi di incubazione di due mesi, premi minori in denaro, soggiorni studio in Israele, offerte formative di vario genere e utili premi di consulenza giuridica e amministrativa.
Interessante notare anche la sfumatura rosa di questa tendenza al commercio online. A rivelarlo è un’indagine di eBay portata avanti da Ipsos: i dati non possono essere più chiari, le donne italiane sono nate con i pantaloni e vogliono inserirsi nella traiettoria decisamente internazionale di imprenditoria al femminile. A livello nazionale, la percentuale di donne che danno vita ad un’attività imprenditoriale si aggira intorno al 38%, ma i numeri crescono quando si parla di Sardegna e Sicilia, dove sono il 43% le donne imprenditrici, di queste il 58% utilizza l’e-Commerce come strumento fondamentale per il loro business.