Nel 1951, il manager Arthur Rowe (nella foto, in basso a sinistra) era riuscito a portare il club sul tetto d’Inghilterra dopo aver vinto la vecchia First Divison (attuale Premier League) nel 1950-51 e l’altrettanto vecchia Second Division (ora Championship) solo l’annata precedente, nel 1949-50.
Ci sono 34 giocatori su un totale di 67 impiegati a tempo pieno del Tottenham Hotspur nella fotografia, alcuni dei più grandi di tutti i tempi al club compreso, naturalmente, “Mr Tottenham” Bill Nicholson, che avrebbe avuto successo al club come giocatore prima ancora di diventare uno dei Manager di maggior successo a White Hart Lane.
Bill è al centro in questa fotografia del 1951, in piedi davanti ad Alf Ramsey, uno che, in seguito, porterà l’Inghilterra alla vittoria dell’unico mondiale mai vinto dagli inventori del calcio, l’Inghilterra del 1966.
Infatti, poco prima di conquistare il double (scudetto-coppa) nel 1961, Bill avrebbe ripetuto insieme a giocatori e personale la foto ormai iconografica a White Hart Lane, questa volta i dipendenti erano 94, la foto fu fatta dal Daily Mail.
La foto è stata fatta davanti all’antico ingresso dello Stand Ovest – che, appunto, è diventata la Bill Nicholson Way – con il vecchio cartellone ‘Tottenham Hotspur Football Club’ in piedi con orgoglio sullo sfondo.
Come sono cambiati i tempi
La storia, lo sappiamo, si ripete e la classe 2017 del Tottenham Hotspur ha deciso di farsi immortalare per l’ultima volta in quello che sarà il vecchio storico stadio degli Spurs (vedi immagine di copertina). Oltre 450 membri del personale sono stati posizionati sulla superficie di gioco del Lane con la fotografia scattata dal livello superiore della West Stand. È stato creato anche un video in timelapse visibile sulla pagina facebook ufficiale del club inglese.
In questa ultima storica foto, il Tottenham Hotspur si presenta così: la rosa al completo con l’allenatore Mauricio Pochettino e il suo staff – allenatori, preparatori e medici – staff delle giovanili, osservatori, sezione marketing e partnership, comunicazioni, staff dello stadio e dei centri d’allenamento, magazzinieri, finanza, ospitalità, biglietteria, reparto tech, nuovo stadio, risorse umane, global coaching (per internazionalizzare il brand), giardinieri, stewards, beneficenza e fondazioni.
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