La colite è una patologia invalidante molto diffusa, che colpisce l’intestino e crea non pochi disagi a chi ne soffre. Circa il 15% della popolazione di ogni Paese industrializzato si ammala di colite spastica, che non è altro che una forma di colite nervosa che va curata tempestivamente, priva che possa degenerare. Qualora non venisse riconosciuta per tempo, la vita della persona colpita potrebbe subire dei cambiamenti importanti e divenire più complicata.
Cos’è la colite spastica
Ma cos’è la colite spastica e perché viene? La colite spastica, conosciuta anche come sindrome del colon irritabile, è un disturbo intestinale che si presenta con dolori addominali molto forti, con gonfiori alla pancia e con l’alternanza di periodi di stipsi a periodi di diarrea. Purtroppo c’è da dire che è una patologia in continuo aumento fra la popolazione a causa probabilmente delle cattive abitudini alimentari e alla scarsa propensione a mangiare sano.
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A differenza delle altre tipologie di colite, quella spastica ha un’origine psicosomatica, legata quindi a periodi di forte stress, ansia, nervosismo e tensione che la persona sta vivendo. Pertanto, la comparsa di un attacco di colite spastica potrebbe essere legato direttamente ad un disturbo emotivo della nostra psiche che si riflette sull’intestino, irritandone le pareti.
Come avviene questo processo d’irritazione del colon?
Può accadere che forti emozioni e/o tensioni generino motilità intestinale, tale da alterare l’intestino dei soggetti considerati sani e da squilibrare quello dei soggetti già affetti da tale patologia.
Si stima inoltre che le donne con un’età compresa fra i 30 e i 50 anni ne soffrono di più rispetto agli uomini, proprio perché maggiormente sottoposte a periodi di forte stress emotivo.
Intestino: il nostro secondo cervello
Il perché è molto semplice. Al nostro intestino viene spesso attribuito l’appellativo di “secondo cervello”, proprio perché aiuta il primo cervello a svolgere determinate funzioni, influenzandosi reciprocamente. Sicuramente vi sarà capitato di sentire il bisogno di “andare al bagno” dopo una forte emozione o in un momento di grande tensione.
Questo si verifica perché, in quel momento, stiamo somatizzando un evento, ovvero trasformiamo un disagio psicologico in un’alterazione fisica.
Tale alterazione si manifesta con delle contrazioni muscolari, che assumono la forma dei classici crampi da mal di pancia, per intenderci. In realtà il nostro secondo cervello, ossia l’intestino non fa altro che elaborare le emozioni e gli stili di vita che noi abbiamo.
Un ruolo importante nella colite spastica, oltre al cervello e l’intestino è dato anche dalla flora batterica. Da una recente ricerca effettuata in Germania, è risultato che le emozioni e le tensioni che proviamo possano provocare anche un’alterazione di tale flora e che questa, a sua volta, influenzi la produzione di batteri che, a loro volta, risultano la principale causa della colite spastica.
Rimedi contro la colite spastica
Cosa fare per guarire dalla colite spastica o almeno per alleviare i sintomi?
Possiamo intervenire in 3 diversi modi:
1. Trattamento farmacologico, in commercio esistono farmaci per alleviare il dolore spastico e per ridurre il meteorismo (aria nella pancia).
2. Rimedi naturali, quali l’assunzione di probiotici, di aloe vera, della Boswellia (azione antinfiammatoria), delle capsule di Omega 3 e infine seguire una corretta alimentazione. Si noti come la cura naturale della colite spastica potrebbe da un lato necessitare tempi di guarigione più lunghi, ma limiterebbe i casi di “ricaduta”, spesso ancora più stressanti per l’organismo.
3. Percorso psicoterapeutico, per arrivare all’origine del disturbo e superarlo.
Infine un ultimo consiglio: praticare esercizio fisico in maniera regolare potrà aiutarvi ad allentare le tensioni muscolari e a regolare il transito intestinale.
Una corsetta mattutina o una bella passeggiatina prima di cena permetteranno di tonificare il corpo e renderlo più predisposto a contrastare eventuali infiammazioni legate al cibo.