Il Giappone sta diventando una meta sempre più apprezzata e ricercata dai viaggiatori italiani.
La distanza fisica che separa l’Italia dal Giappone è importante, basti pensare ai 9718 chilometri fra Milano e Tokyo, così come la distanza temporale fra i due paesi.
Prepararsi adeguatamente ad un viaggio così fisicamente impegnativo, con volo diretto si parla pur sempre di 11 ore, è molto importante; ecco quindi cinque preziosi consigli per ridurre al minimo i fastidi del jet lag.
Che cos’è e come riconoscere il malessere dovuto dal cambiamento di fuso orario
Il fuso orario genera malessere nelle persone poiché dopo un lungo spostamento in aereo ci si trova a vivere con ritmo sonno-veglia (orologio biologico) differente da quello di partenza.
Facciamo l’esempio del fuso orario Italia Giappone: in estate la differenza oraria fra Roma (paese in cui viene adottata l’ora legale e solare, mentre in Giappone non vi è distinzione) e Kyoto è di 7 ore, se qui sono le 12:00 li saranno le 19:00, mentre in inverno la differenza è di 8 ore, se qui sono le 12:00 a Tokyo saranno le 20:00.
I principali sintomi dovuti alla differenza di fuso orario riscontrati da chi viaggia sono un eccessivo affaticamento durante la giornata, un senso di malessere non ben definito, difficoltà nel rimanere svegli e lucidi, nel formulare pensieri e anche problemi di nausea gastrointestinale.
Sebbene il jet lag sia un disturbo temporaneo, sarà utile prendere queste cinque precauzioni per non rovinarsi il viaggio.
Attenuare gli effetti del jet lag
Sembrerà una banalità ma partire rilassati, senza lo stress della valigia all’ultimo minuto, preparandoci a spostare il nostro orologio interno verso l’ora del paese in cui andremo a trascorrere le vacanze (o a lavorare), aiuterà sicuramente il nostro organismo a reagire al meglio. Prendendo in esame il Giappone, sarà utile svegliarsi un po’ prima al mattino e cercare di anticipare l’orario in cui si va a dormire.
Terminata la fase di preparazione “a terra”, sarà buona norma sfruttare al meglio anche il tempo sull’aereo, dove sarebbe consigliato dormire almeno qualche ora. Assolutamente sconsigliati gli “aiutini”, meglio una sana alimentazione (i carboidrati sono da preferire alle proteine) e della meditazione.
In aereo è buona norma bere tanta acqua, che non solo vi obbligherà a delle brevi e sane passeggiatine, ma aiuterà il vostro corpo.
Dopo tante ore di volo, magari non proprio livellato, il primo pensiero che invade la testa del turista potrebbe essere fiondarsi in hotel e assaporarsi un dolce riposo (meritatissimo). Questo sarebbe un vero e proprio errore, rischiereste solo di aumentare la differenza fra il fuso orario italiano e il fuso del paese di destinazione. Sarà buona norma cercare di evitare riposini e arrivare, stanchi, a sera.