Parlare di incidenti è sempre un argomento “scivoloso”: si fanno gli scongiuri, si preferisce non pensarci, si pensa che quando succederà “si vedrà”, basta tenere in auto il cosiddetto “Modulo Blu” sperando di non doverlo mai usare. La “prassi”, in ogni caso, è abbastanza nota, almeno per quel che riguarda responsabilità e risarcimenti relativi ai proprietari dei mezzi coinvolti: viene stabilità la responsabilità, di comune accordo o sulla base delle rilevazioni dei vigili, e le compagnie assicurative liquidano i danni a chi ne ha diritto.
È però bene aver chiaro cosa si può fare in caso di danni subiti dai cosiddetti “terzi trasportati”. Si considera “terzo trasportato” qualsiasi passeggero, a qualsiasi titolo, a bordo di una motocicletta o un’automobile. Può essere un parente o amico del conducente. Può essere lo stesso proprietario del veicolo se si trova a bordo mentre il veicolo lo guida qualcun altro. Può essere anche un autostoppista, e in generale una persona trasportata occasionalmente e gratuitamente (trasporto di cortesia).
In tutti questi casi, il terzo trasportato ha diritto al risarcimento dei danni subiti dalla sua persona o dai suoi beni, in caso di incidente, da parte dell’assicurazione con cui è assicurato il veicolo su cui viaggia, indipendentemente dal fatto che la responsabilità dell’incidente ricada sullo stesso veicolo o su altri, con la sola eccezione dei casi fortuiti (ad esempio nel caso che un masso cada sulla strada e colpisca il veicolo).
Ovviamente non è facile far valere i propri diritti nel caso in cui l’incidente provochi una grave invalidità o la morte. Da un giorno all’altro la nostra vita cambia: una persona a noi cara viene a mancare, o la sua salute viene menomata per sempre, e magari è anche la persona che mantiene la famiglia col proprio reddito. Nel momento in cui questo reddito viene a mancare, dobbiamo riorganizzare la nostra vita, far fronte alle spese mediche, o a quelle del funerale, il tutto dovendo sostenere il nostro dolore e quello dei nostri familiari.
Anche per il risarcimento danni terzo trasportato è quindi consigliabile contattare subito una società specializzata nel risarcimento danni. Questa società si occuperà di fare per conto nostro tutte le pratiche necessarie ad ottenere il risarcimento danni, senza chiederci alcun pagamento. Solo a risarcimento ottenuto, pagheremo il servizio in percentuale, prestabilita, sul risarcimento stesso. In questo modo la società avrà il nostro stesso interesse nell’ottenere il maggior risarcimento possibile, per quello a cui abbiamo diritto.
Si tratta di pratiche molto complesse: è necessario procedere a perizie mediche, costose e complesse, è necessario presentare le richieste di risarcimento alle compagnie nelle giuste modalità, ed eventualmente affrontare cause legali in sede sia civile che penale. Si tratta di procedure che solo chi è specializzato nella materia può affrontare “a colpo sicuro”. Tra l’altro potrebbe essere necessario fare ricorso sia all’assicurazione del mezzo su cui viaggia la persona danneggiata, sia all’assicurazione di altri mezzi eventualmente responsabili dell’incidente. Il tutto previa valutazione corretta dell’indennizzo dovuto. Il nostro interesse, in caso di gravi incidenti, che hanno cambiato per sempre la nostra vita e quella dei nostri cari, rimane quello di ottenere almeno il giusto indennizzo per “sopravvivere” anche economicamente all’evento. Affidarsi a chi ha esperienza di migliaia di casi risolti positivamente, significa mettere quanto prima il primo mattone della nostra nuova vita.