Come si possono perdere fino a 10 kg in sole 4 settimane? La maggior parte delle persone vede davanti a sé un mese di privazioni, mentre la risposta lascia sbalorditi: mangiando, e mangiando tanto.
La dieta del supermetabolismo è una dieta personalizzata che ha come obiettivo quello di attivare e rieducare il metabolismo, principale responsabile dei chili in più. Il principio è semplice: se il nostro corpo è abituato ad assumere cibo raramente, percepirà di dover “far scorta” per i periodi in cui potrebbe rimanere a secco.
Se invece il nostro corpo sente di non essere mai a corto di carburante, brucerà con più tranquillità perché saprà di avere nuovi rifornimenti in tempi brevi. È così semplice? È sufficiente mangiare a volontà per perdere peso? In realtà, c’è qualche regola da rispettare.
Dieta personalizzata 2017: le regole da seguire
- mangiare 5 volte al giorno;
- durante la giornata non far trascorrere più di 3, al massimo 4 ore tra un pasto e l’altro;
- fare colazione entro 30 minuti dal risveglio;
- bere ogni giorno 30 ml d’acqua per ogni chilo di peso corporeo;
- preferire un’alimentazione di tipo biologico;
- rispettare le tre fasi del programma per tutti i 28 giorni, senza saltarle né invertirle;
- fare attività fisica per tre volte a settimana.
Le tre fasi della dieta del supermetabolismo
- Fase 1 (2 giorni): carboidrati. Ebbene sì, proprio loro che generalmente vengono banditi dalle diete dimagranti. Non si parla di quelli contenuti nella pasta di grano duro, ma di carboidrati complessi e zuccheri della frutta.
- Fase 2 (2 giorni): proteine. In questa fase si assumono le proteine da pesce, carne e insaccati magri, come la bresaola, e tanta verdura per sbloccare il grasso consentendo di bruciarlo in maniera più agevole.
- Fase 3 (3 giorni): equilibrio. Nell’ultima fase si utilizzano tutti gli alimenti contemplati nella dieta.
La funzione di questo step è di combinare i due precedenti per fornire energia al corpo.
Occorre però fare attenzione ai cibi da assumere, infatti sono banditi latticini, zuccheri raffinati, tè, caffè, frutta secca, alcolici, cibi dietetici e alcuni cereali come frumento, mais e soia.
Ogni fase ha un tipo di attività fisica corrispondente: durante la prima bisogna prediligere un allenamento di tipo aerobico, come la corsa; la seconda fase va accompagnata da esercizi di potenziamento (pesi o addominali); nella terza fase ci si concentra sul relax, con yoga o pilates. Non resta che provare l’efficacia di questa dieta, consapevoli che non raggiungere il risultato sperato sarà comunque meno traumatico che con una dieta da fame.