Con l’aiuto degli esperti di www.mutuo-inpdap.it, possiamo individuare due categorie di destinatari del mutuo INPDAP:
- i lavoratori dipendenti, impiegati a tempo indeterminato in regola col versamento delle imposte. Il dipendente non deve essere mai stato inserito nella categoria dei cattivi pagatori visto che, in questo caso, si potrebbe rischiare di non avere accesso al prestito;
- i pensionati, a patto che siano ex lavoratori dipendenti pubblici e che abbiano avuto un contratto a tempo indeterminato. Devono inoltre essere iscritti presso il Fondo di Credito chiamato Gestione Unitaria Autonoma delle Prestazioni Creditizie e Sociali e devono essere effettivamente in regola con il versamento dei vari contributi.
Mutuo INPDAP: quando fare domanda?
Il mutuo INPDAP può essere richiesto solo ed esclusivamente in specifiche fasce temporali:
- i primi dieci giorni di gennaio;
- i primi dieci giorni di maggio;
- i primi dieci giorni di settembre.
Inoltre è importante che la somma di denaro non sia superiore al valore dell’immobile visto che, nella maggior parte dei casi, questo credito viene richiesto appunto per affrontare tale spesa.
Mutuo INPDAP respinto: cosa fare?
È chiaro che il reddito familiare viene preso in considerazione nell’elaborazione della domanda del richiedente. Inoltre la banca valuta attentamente anche i possessi materiali del richiedente. Questo significa che se il nucleo familiare, costituito dal richiedente e dalla sua famiglia, possiede un immobile, tale domanda verrà automaticamente respinta.
Se la richiesta di credito del richiedente non viene accettata, il lavoratore può inoltrare la domanda anche nel quadrimestre successivo, apportando ovviamente le diverse modifiche nelle parti che gli hanno impedito di poter ricevere il credito, abbassando la somma di denaro o adottando altre soluzioni similari.