Negli ultimi tempi l’agricoltura è cambiata notevolmente e le Vertical Farm rappresentano una vera e propria innovazione del settore. Il costante aumento della popolazione, l’elevato utilizzo di diserbanti e l’inquinamento dei terreni spingono la ricerca verso nuovi metodi di produzione; la coltivazione in verticale sembra attualmente essere il metodo ideale per soddisfare ogni tipo di esigenza.
I vantaggi della Vertical Farm e le tecniche di coltivazione
La Vertical Farm, ideata da Dickson Despommier (professore di microbiologia della Columbus University), è un edificio verticale pensato per la produzione di cibo, un grattacielo che funge da serra, in grado di contenere tutte le funzioni necessarie per l’agricoltura indoor. La coltivazione verticale viene effettuata attraverso tecniche innovative e permette di trarre un guadagno anche a livello ambientale, si riduce infatti il consumo di suolo (dovuto alla produzione su più livelli), si evita il dilavamento che porta sostanze nocive verso il mare, si evita l’ingresso di parassiti annullando quindi l’utilizzo di diserbanti e pesticidi, si limita il consumo di acqua fino al 90%, recuperandola e riutilizzandola più volte, e si aumenta la produttività fino al 30% rispetto alle classiche coltivazioni.
Le tecniche di coltivazione verticale si distinguono in tre livelli: aeroponico, idroponico e acquaponico.
Il sistema di coltivazione aeroponico prevede la coltivazione di piante senza l’utilizzo della terra, grazie ad un sistema di sostegno è possibile far crescere le piantagioni alimentandole con acqua nebulizzata e sostanze nutritive minerali versandole direttamente sulle radici. La luce necessaria alla coltivazione viene controllata da led a basso consumo. Attraverso questa tecnica si ha un notevole risparmio di acqua grazie al ricircolo e riutilizzo, senza alcuna dispersione nel sottosuolo come avviene nella coltivazione tradizionale.
Il sistema di coltivazione idroponico è una tecnica che utilizza l’acqua per far crescere le piante fuori dal suolo, senza bisogno di terra. Per questo tipo di tecnica viene utilizzata una Grow Room, un ambiente simile a degli armadi in cui viene riprodotto il clima favorevole alla coltivazione delle piante. L’ambiente è completamente isolato dal resto della stanza e permette di tenere costantemente sotto controllo la temperatura, la ventilazione e l’umidità, attraverso degli appositi strumenti come lampade, estrattori di aria, ventilatori, centraline ecc.
Il sistema di coltivazione acquaponico invece prevede la combinazione di allevamento ittico e agricoltura, quindi acquacoltura (utilizzata nell’allevamento di pesci e crostacei) e coltivazione idroponica (la coltivazione di vegetali senza utilizzo di terra). In pratica le acque di scarico dell’allevamento ittico vengono riutilizzate per la coltivazione.
I vantaggi di un’agricoltura indoor sono dunque molteplici, dal risparmio dell’acqua alla riduzione del suolo occupato, non si utilizzano pesticidi e si ha la garanzia di avere prodotti sani e di non inquinare l’ambiente. Queste tecniche di coltivazione indoor, già in uso a livello aziendale, si stanno diffondendo sempre di più anche tra hobbysti e privati.