Le valutazioni nell’acquistare un buon materasso devono ricomprendere, come spesso accade, il budget e le proprie esigenze. Non esiste, in assoluto, un materiale migliore di un altro sebbene i materassi più moderni assicurino ottimi risultati rispetto a quelli fabbricati secondo il metodo tradizionale.
Le proprie abitudini possono costituire un metro di valutazione importante: dormire supini potrà spingere verso un materasso rigido, mentre su di un lato o a pancia sotto verso una soluzione più morbida. Così, valutati quelli che sono i propri interessi personali, si potrà optare per una scelta piuttosto che per un’altra.
Nel presente articolo vogliamo svelarti qual è, almeno secondo noi, il miglior materasso in commercio, in senso assoluto e senza badare troppo al prezzo.
Materassi migliori in commercio: consigli e valutazioni
Puoi trovare tante guide che ti spieghino quali sono i migliori materassi in commercio, ma devi saper scegliere il prodotto ideale per un sonno riposante, sia per la postura che per eventuali allergie.
E in tal senso, soprattutto per esperienza personale, ti consigliamo i materassi in memory foam di fascia alta che riescono a combinare, in un unico prodotto, importanti proprietà anallergiche e riposanti, oltre a richiedere poca manutenzione.
Se il materasso in lattice, per esempio, accumula umidità (e quindi muffe), quello in memory foam si mantiene più asciutto e pulito nel tempo. Infatti i materassi in lattice richiedono molta cura con l’esposizione solare su base settimanale e un’attenta pulizia al fine di evitare la creazione di un’ecosistema ideale per la formazione di acari.
Il lattice è anche un materiale che, per quanto morbido, anallergico e modellabile, risulta molto delicato e, nel tempo, tende a consumarsi facilmente.
Il memory foam, invece, pur avendo qualità analoghe, è studiato per resistere nel tempo. Nato grazie alla NASA che ha pensato a questo materiale per imbottire i sedili dei piloti, il memory foam si adatta molto bene alla fisionomia del suo utilizzatore grazie al peso che questo esercita in determinati punti del materasso.
Infatti, gli inventori volevano, durante gli anni ’70, tutelare la salute dei piloti degli shuttle evitandogli bruschi contraccolpi. Pensarono così, oltre che ad un materiale comodo, ad un cuscino che potesse rispondere alle sollecitazioni praticate dai piloti e che fosse, successivamente, capace di ritrovare la forma più congeniale per quel determinato tipo di postura.
Il memory foam viene così definito in quanto materiale viscoelastico con una sua “memoria”, capace di reagire e adattarsi non solo alla postura dell’utilizzatore, ma anche al calore esercitato in un determinato punto.
Non solo i materassi sono costituiti da questo materiale ma, volendo, anche tutti gli accessori che andranno a ridisegnare il modo di dormire.
Nell’acquisto, tuttavia, bisogna comunque prestare attenzione alle capacità traspiranti dei materassi: solo gli ultimi modelli, infatti, riescono a garantire un’ottima resa anche durante l’estate grazie all’utilizzo di materiali naturali o artificiali pensati proprio per integrare le ottime proprietà del memory foam e perfezionare i prodotti ottenuti.
I prezzi dei materassi in memory foam si sono nel tempo ribassati per fortuna fino a raggiungere un costo più che abbordabile, ma restano comunque i più alti sul mercato insieme a quelli dei materassi in lattice naturale.
Il lattice naturale, infatti, richiede tantissimo lavoro per la sua estrazione e la conseguente lavorazione che consiste nell’aggiunta di materie che lo rendano più funzionali alla produzione di un materasso donandogli elasticità e durevolezza nel tempo.
I prezzi dei materassi dipendono, quindi, dai materiali usati, dalle dimensioni, dalle certificazioni (che consentono di qualificarlo addirittura come dispositivo medico deducibile dal reddito) e, chiaramente, da altri fattori comuni a qualsiasi prodotto in commercio (dimensioni dell’azienda, costi di produzione, passaggi dal produttore al consumatore, marketing, brand reputation, trasporto ecc).