Nel giorno in cui cadono il trentennale del Pi Greco Day e il compleanno di Albert Einstein è morto Stephen Hawking, uno degli scienziati più celebri al mondo, noto soprattutto per le sue ricerche sui buchi neri.
È scomparso all’età di 76 anni, l’astrofisico Stephen Hawking, che non era solo uno scienziato ma una vera e propria icona. Colpito appena ventenne dalla Sla (sclerosi laterale amiotrofica), una malattia degenerativa invalidante che lo costrinse all’immobilità, gli vennero dati appena due anni di vita; ma la malattia non gli impedì di studiare e di diventare uno dei più grandi scienziati a livello mondiale. Tra i suoi lavori più importanti vi è lo studio dei buchi neri.
Stephen Hawking è morto nella sua casa di Cambridge
Stephen Hawking, nato a Oxford l’8 gennaio del 1942, era uno dei più importanti astrofisici del mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e l’origine dell’universo. Aveva appena 21 anni quando i medici gliene diedero due di vita. Da quel momento, raccontò negli anni successivi, “ogni cosa è cambiata: quando hai di fronte l’eventualità di una morte precoce, realizzi tutte le cose che vorresti fare e che la vita deve essere vissuta appieno”. Rischiò di morire per ben due volte, nel 1985 e nel 2009, a causa di due gravi forme di polmonite; ma nelle prime ore di oggi, mercoledì 14 marzo, è venuto a mancare davvero nella sua casa di Cambridge.
A Hawking si deve la teoria cosmologica sull’inizio senza confini dell’universo, denominata stato di Hartle-Hawking, e la termodinamica dei buchi neri, la cosiddetta radiazione Hawking. Era famoso non solo per il suo lavoro nel campo dell’astrofisica ma anche per le sue pungenti battute: “La vita sarebbe tragica se non fosse divertente” e ancora “Il più grande nemico della conoscenza non è l’intelligenza, è l’illusione della conoscenza”. La sua vita e la sua carriera sono stati inoltre d’ispirazione per la realizzazione di film per il cinema e la tv, come ad esempio La Teoria del Tutto diretto da James Marsh, adattamento della biografia dello scienziato scritta dalla ex moglie.
Stephen Hawking: vita e lavori
Nel 1962, a soli vent’anni, Stephen Hawking si laurea in fisica all’Università di Oxford e inizia a studiare astronomia a Cambridge, dove nel 1966 pubblica la sua tesi sulle “Proprietà dell’universo in espansione”. Quando gli viene diagnosticata la Sla, sposa Jane Wild, dalla quale nascono tre figli e da cui divorzia nel 1995 per convolare a nozze con Elaine Mason.
A metà degli anni Sessanta diventa il membro più giovane della storia della Royal Society, la prestigiosa accademia delle scienze britannica, e dal 1979 al 2009 insegna matematica all’Università di Cambridge.
Nel 1985 Hawking perde definitivamente l’uso della parola in seguito ad una tracheotomia effettuata per via di una polmonite, da quel momento comunica attraverso un computer con sintetizzatore vocale. Tre anni dopo pubblica Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo, un libro di divulgazione scientifica in cui spiega i più grandi principi della cosmologia.
Nonostante la malattia, nel 2007 sperimenta l’assenza di peso in volo e nel 2015 esce il film che racconta la sua vita, La Teoria del Tutto, grazie al quale l’attore Eddie Redmayne (che interpreta lo scienziato) vince l’Oscar come miglior attore protagonista.
Hawking: tutti i cameo dell’astrofisico nei film
La grandezza di Stephen Hawking stava anche nell’essere entrato appieno nella cultura popolare, grazie al suo spiccato senso dell’umorismo. Sono celebri i suoi cameo in alcune produzioni cinematografiche e televisive, come quando giocò a poker con i fisici in una puntata di Star Trek o quando parlò con il suo “collega” Shaldon Cooper nell’episodio 21 della quarta stagione di The Big Bang Theory; ma i cameo che resteranno impressi maggiormente nella memoria popolare sono quelli che lo videro apparire più volte in alcuni episodi de I Simpson e Futurama.