I bonsai sono alberi in miniatura che vengono mantenuti nani attraverso la potatura e la riduzione delle radici che viene effettuata in maniera costante. Attraverso questa particolare tecnica di coltivazione, durante la fase di crescita, la pianta assume le forme e le dimensioni desiderate, sempre nel rispetto dell’equilibrio vegetativo e funzionale. La cura di questi alberi in miniatura non è sicuramente una cosa semplice e richiede una certa dedizione; esistono diversi tipi di bonsai e alcuni sono sicuramente più semplici da curare, come le specie tropicali che sono anche tra le più amate per la coltivazione in casa.
Come prendersi cura dei bonsai
Un errore molto comune è quello di pensare che tutte le specie di bonsai siano adatte alla coltivazione in casa: in realtà solamente quelli tropicali e subtropicali possono rimanere all’interno senza problemi, perché tutte le altre specie devono rispettare il ciclo delle stagioni. Di bonsai tropicali esistono diverse specie, ma in Italia non sono sempre facili da reperire; tra le più comuni ci sono il bonsai di ulivo, il Ficus e la Carmona. Questi tipi di bonsai sono in grado di sopravvivere all’interno di un appartamento, dove le temperature sono alte e stabili tutto l’anno: è sufficiente posizionarli in una zona luminosa della casa, tenerli lontano dalle fonti di calore e annaffiarli regolarmente.
Quanti tipi di bonsai esistono
I maestri giapponesi solitamente suddividono i bonsai in cinque stili principali, classificati in base alle diverse angolature del tronco: eretto formale, eretto informale, inclinato, a semi-cascata e a cascata. L’eretto informale presenta il tronco eretto con lievi curvature a forma di S con rami che si sviluppano all’esterno di ogni curvatura; l’eretto formale è molto diffuso e si sviluppa in altezza, ha il tronco dritto e l’orientamento dei rami laterali mostra una certa ripetitività. Lo stile inclinato ha i rami che crescono da entrambi i lati dell’albero, il tronco è inclinato verso uno dei due lati e il primo ramo dal basso cresce in direzione opposta rispetto al tronco. Lo stile a semi-cascata, invece, ha il tronco che cresce dritto per un breve tratto e poi si piega verso il basso, mentre quello a cascata si sviluppa in altezza per un breve tratto e poi cade verso il basso nella direzione opposta fino ad assumere una vera e propria forma ad U.