Più di 840 milioni di persone in tutto il mondo, ovvero una persona su nove, non hanno accesso alla fornitura base di acqua potabile, e 2,3 miliardi, ovvero una persona su tre, non hanno accesso ai servizi igienici. “Nel mondo ci sono più persone con un cellulare che con un bagno”, ha spiegato l’attore Matt Damon, che da anni si dedica all’attivismo sul tema. Nello sforzo globale di evitare crisi idriche diffuse e di migliorare l’accesso all’acqua potabile sicura e a servizi igienico-sanitari adeguati, il Consiglio Mondiale dell’Acqua ha organizzato l’ottava edizione del World Water Forum, che si sta tenendo a Brasilia dal 18 fino al 23 marzo, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Acqua.
Oltre 1.500 giornalisti e 12 capi di stato, tra cui il presidente del Brasile Michel Temer, il presidente dell’Ungheria János Áder, il presidente del Senegal Macky Sall, il primo ministro della Corea del Sud Lee Nak-yeon, e Sua Altezza Imperiale il Principe Ereditario del Giappone, oltre a vari amministratori delegati di aziende Fortune 500, si incontrano nella capitale brasiliana per partecipare ai 17 panel di alto livello e ad oltre 300 sessioni, in cui si traccerà il futuro della sicurezza idrica per i prossimi tre anni.
Alle sessioni, che si sono concentrate su varie aree di interesse tra cui la politica, la cittadinanza, le regioni, la sostenibilità, e hanno incluso sessioni tematiche e speciali, hanno partecipato oltre 20.000 persone da 170 paesi, che si sono riunite nei 90.000 m² di spazi dedicati al Forum per cercare soluzioni alle sfide che tutto il mondo sta affrontando per garantire l’acqua sicura a livello universale.
Il primo World Water Forum si tenne in Marocco nel 1997. Tra i vari successi, il Forum a cadenza triennale ha svolto un ruolo cruciale nel sensibilizzare il mondo sul tema dell’accesso all’acqua come diritto umano, fino ad arrivare al riconoscimento di questo diritto da parte delle Nazioni Unite nel 2010, in seguito al sesto World Water Forum di Istanbul in cui si difese strenuamente la natura fondamentale di questo principio.
Inoltre, il World Water Forum e il suo fondatore, il Consiglio Mondiale dell’Acqua, hanno giocato un ruolo di primo piano nell’arrivare al riconoscimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) numero 6, che garantisce l’accesso all’acqua sicura e a servizi igienico-sanitari per tutti. La data di scadenza fissata nel 2015 dalle Nazioni Unite per il raggiungimento di questo obiettivo è il 2030. “Per raggiungere la sicurezza idrica, è necessario superare i limiti degli utilizzi competitivi dell’acqua, aggravati da un contesto di cambiamenti globali. Questo World Water Forum vuole sottolineare ancora di più il ruolo fondamentale dell’acqua e incentivare processi decisionali consapevoli dei grandi cambiamenti in atto”, ha spiegato il Presidente del Consiglio Mondiale dell’Acqua Benedito Braga.
È la prima volta che l’emisfero sud del mondo ospita il World Water Forum, aprendo le porte del Sudamerica al dialogo e allo scambio di esperienze e di pratiche virtuose nel settore. L’edizione brasiliana comprende anche un Citizens Village, che accoglie gratuitamente tutti i cittadini del mondo coinvolgendoli nel dibattito attraverso mostre, conferenze, film, workshop di arte e artigianato, intrattenimento, spazi di confronto o dedicati al cibo. In questo modo il Consiglio Mondiale dell’Acqua vuole invitare tutti a partecipare a questo evento globale incentrato sulla nostra risorsa più preziosa.
Il World Water Forum, a cui partecipano 300 enti locali e regionali, 200 parlamentari e 100 delegazioni ufficiali, presenta anche un’occasione imperdibile in cui vari organismi da tutto il mondo potranno condividere le loro conoscenze e sviluppare strategie per affrontare varie questioni, dalla lotta ai cambiamenti climatici alla scarsità idrica. Entro il 2025, metà della popolazione mondiale vivrà in aree soggette a stress idrico, che si presenterà sotto forma di siccità, alluvioni e altri fenomeni critici che già interessano varie regioni, tra cui Città del Capo in Sudafrica o San Paolo in Brasile. La maggiore fonte di approvvigionamento idrico della metropoli brasiliana, la riserva Cantareria, è recentemente scesa al 5% della sua capacità massima, l’equivalente di un mese di fornitura, e questo nonostante il Brasile accolga nel suo territorio la più grande riserva di acqua dolce al mondo, ovvero il 12% del fabbisogno mondiale.
Senza acqua, non c’è vita, non c’è cibo. non c’è sviluppo. Al World Water Forum, nel segno della condivisione dell’acqua espressa nel titolo “Sharing Water”, con cui si desidera sottolineare la capacità di questa risorsa di unire comunità e abbattere barriere, i decision maker di tutto il mondo si riuniranno per discutere ed offrire consigli per garantire un futuro con acqua sicura.
“I governi devono mettere la sicurezza idrica al centro delle strategie di sviluppo nazionale in tutti i settori, coinvolgendo i vari stakeholder. L’esperienza dimostra che non possiamo raggiungere una gestione sostenibile delle risorse idriche senza coinvolgere gli attori di vari settori, dall’energia alla produzione alimentare fino ai servizi igienico-sanitari”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Mondiale dell’Acqua Benedito Braga alla cerimonia d’apertura dell’ottavo World Water Forum.
Nel mondo, i problemi più urgenti che interessano l’acqua hanno più a che vedere con la sua qualità, non quantità. Per molti si tratta di una questione di vita o di morte: 660 milioni di persone non hanno accesso a fonti di acqua potabile sicura e 2,4 miliardi non dispongono di servizi igienico-sanitari adeguati.
Nello specifico, l’assoluta mancanza di igiene è una delle principali cause di mortalità e malattia nel mondo; nel 2016, l’8% dei bambini sotto i cinque anni sono morti per diarrea, spesso causata da acqua contaminata. La maggior parte delle persone senza accesso a servizi igienico-sanitari adeguati vivono in Asia, nell’Africa subsahariana, in America Latina e ai Caraibi. Le più colpite dai problemi legati all’acqua e ai servizi igienico-sanitari sono le donne, che si dedicano per circa 200 milioni di ore al giorno alla raccolta dell’acqua.
La Giornata Mondiale dell’Acqua 2018 mette in evidenza le “soluzioni naturali” alle sfide attuali, spesso esacerbate dai cambiamenti climatici, dai disastri ambientali e dall’incremento demografico. Il World Water Forum vuole dimostrare ai leader mondiali che una combinazione delle infrastrutture esistenti, delle realtà geografiche di un territorio e delle sue risorse naturali, e di finanziamenti adeguati porteranno a una migliore gestione dell’acqua. Per ogni dollaro investito in acqua e servizi igienico-sanitari, il guadagno economico in termini di spese sanitarie evitate e produttività è di 4 dollari.
Attraverso il World Water Forum, il Consiglio Mondiale dell’Acqua invita tutti i governi a dare priorità al tema dell’acqua e stanziare più fondi in infrastrutture idriche sostenibili polifunzionali per garantire l’acqua sicura a livello universale e permetterne diversi utilizzi, per esempio in ambito alimentare ed energetico, senza perdere di vista la salvaguardia dell’ambiente. Non è più possibile permettere che nel ventunesimo secolo l’80% dei paesi nel mondo denuncino mancanza di fondi per soddisfare il fabbisogno nazionale di acqua potabile. Sono necessari innovazione e il rinnovo degli impegni presi, poiché, considerati i costi di operazione e manutenzione, i finanziamenti devono triplicare fino alla cifra di 90 miliardi di euro all’anno per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’ONU numero 6.