I problemi visivi dovuti alla cataratta stanno divenendo sempre più frequenti nella popolazione a causa dell’allungarsi della vita media. Secondo le statistiche, la cataratta è la causa del 33% delle disabilità visive in tutto il mondo.
Con il passare degli anni si ha una progressiva perdita di trasparenza del cristallino, che comporta la conseguente riduzione della vista. È molto importante intervenire in tempo per consentire l’autonomia visiva e una buona qualità di vita.
La causa principale della cataratta è l’invecchiamento. Forme di cataratta che si manifestano più precocemente sono dovute a traumi, malattie infiammatorie oculari, patologie metaboliche, eccessiva esposizione ai raggi UV, impiego prolungato per via generale di cortisonici. Esistono cataratte congenite, già presenti alla nascita, dovute a fattori lesivi dello sviluppo del cristallino durante la vita fetale. La cataratta inoltre può comparire a distanza dopo interventi chirurgici sull’occhio, quali vitrectomia, interventi per glaucoma, cheratoplastica.
Un capitolo a parte merita la cataratta secondaria. È l’opacizzazione della capsula posteriore del cristallino (che si lascia in sede durante l’intervento di cataratta) sulla quale si appoggia il cristallino artificiale. Può comparire a distanza di mesi o anni dall’intervento. Oggi si risolve con un’applicazione YAG laser, che consente di aprire la capsula opacizzata ripristinando la visione corretta in maniera rapida e indolore.
È importante verificare lo stato di salute dei propri occhi non appena si lamenta una visione meno nitida, colori meno brillanti, difficoltà nella visione notturna o nella lettura. Questi sintomi possono essere dovuti alla comparsa di una cataratta, che può essere associata ad altri problemi visivi, quali miopia, ipermetropia, astigmatismo, cheratocono.
Alla comparsa dei primi sintomi è consigliabile proteggere gli occhi dal sole, rispettare buone condizioni di igiene di vita, mantenendo una corretta alimentazione, eliminando il fumo, controllando la situazione di salute generale. In particolare il diabete, che è un importante fattore di rischio per l’insorgenza della cataratta.
Intervento cataratta: di cosa si tratta
L’intervento di cataratta è necessario quando l’opacità del cristallino determina una cattiva visione. È importante rilevare come non esista una terapia alternativa alla chirurgia, perché quando compare il processo di opacizzazione della lente è progressivo e inarrestabile. È importante valutare attentamente il paziente per decidere quando eseguire l’atto chirurgico, prima che la riduzione visiva dovuta alla cataratta sia invalidante e limiti la sua qualità di vita.
L’intervento si esegue in sala operatoria, non richiede degenza né anestesia generale. Preferibilmente si pratica una lieve sedazione associata al controllo rigoroso dei parametri vitali. Si instilla nell’occhio del paziente un collirio anestetico ripetutamente, per ottenere un’anestesia di superficie. Si procede poi all’intervento, che consiste nella sostituzione del cristallino naturale con uno artificiale, attraverso una tecnica microchirurgica o un laser a femtosecondi. Il risultato è quello di ripristinare una visione nitida, ottimizzare la visione da lontano e da vicino, compensare i difetti refrattivi preesistenti quali miopia (in questo caso si parla di intervento miopia), ipermetropia ed astigmatismo.
I vantaggi
I principali vantaggi ottenuti con l’intervento di cataratta sono la visione nitida, la percezione di colori brillanti, il bilanciamento binoculare, l’ampliamento del campo visivo, la riduzione della pressione oculare, l’eliminazione o la riduzione dell’uso delle lenti, la possibilità di monitoraggio delle lesioni retiniche.
A qualsiasi età, quando si presentano i primi sintomi, è necessario sottoporsi a una visita specialistica per valutare l’entità del problema e, qualora sia presente una cataratta, pensare alla possibilità di sottoporsi all’intervento, diventato ormai una pratica chirurgica molto precisa ed affidabile.