Puntare sui giovani, ampliare i vivai, rete di scout all’altezza e squadre Primavera o B: tanti bei discorsi che, nell’atto pratico, non sembrano però portare a successi diretti. Questo è quello che emerge da un accurato studio compiuto da Sports Bwin, che vedrebbe le squadre dall’età media più alta quasi sempre primeggiare rispetto alle più giovani, non solo in Champions ma anche per quanto concerne l’Europa League.
La vittoria dell’Atletico Madrid lo dimostra, contro un Marsiglia decisamente più giovane sia per quel che riguarda l’anzianità anagrafica che di esperienza a questi livelli: da tempo i transalpini non toccavano vette simili a livello continentale, diventando la squadra che ha perso più finali in Coppa Uefa, ora Europa League, insieme al Benfica. Oltre la metà campo c’era un Atletico che ha giocato la bellezza di 5 finali europee negli ultimi 9 anni, curiosamente sempre negli anni dispari. Tutte quelle disputate, almeno nell’Europa di Serie B, le ha vinte: meno bene è andata in Champions contro i cugini del Real Madrid. Simeone è riuscito a portare alla vittoria una squadra esperta, capace di rinnovarsi, ma con una solida base di grandi vecchi in grado di far pesare tutta la propria esperienza.
Nelle ultime 14 stagioni, in ben 10 casi a vincere la coppa è stata una delle due semifinaliste con l’età media più alta. Poca differenza in Europa League, i vincitori tendono ad avere una media di 6 mesi in meno rispetto alle altre semifinaliste. Analizzando sempre quest’arco di tempo è importante notare come non ha mai vinto la competizione la più giovane delle quattro squadre giunte in semifinale, non una buona notizia per un Liverpool nettamente più giovane dei blancos.
Non è però l’unica statistica che vede il Real prossimo favorito, perché per 9 volte su 10 a vincere la Champions League è stata la squadra che aveva almeno 10 giocatori in rosa che già avevano disputato almeno una semifinale nella competizione. Ciò che può essere di buon auspicio per il Liverpool è sapere che chi arriva così in fondo alla coppa l’anno seguente migliora la propria posizione in campionato, così come fondamentale sarebbe per trattenere i propri big. Come l’eroe Salah, cercato proprio dalle merengues.
La Champions come tesoro, economico e di conseguenza tecnico, per le italiane in primis alla disperata ricerca di un ritorno agli antichi fasti. Ecco perché domenica sera alle 20.45, Stadio Olimpico di Roma, Lazio ed Inter daranno vita ad uno spareggio che vorrà dire una valanga di milioni in vista della prossima stagione. Se per la Lazio sarebbe il coronamento di un sogno, per i nerazzurri è quasi imprescindibile se si vorrà mantenere pedine chiave da riscattare come Rafinha e Cancelo, oltre che ricostruire un futuro roseo dalla partecipazione a quella coppa che ormai manca da sette lunghe stagioni.