La ricerca di nuove strategie per favorire i processi di condivisione e risoluzione delle problematiche all’interno dei gruppi di lavoro, da oggi, ha un potente alleato: si tratta delle nuove meccaniche introdotte da Lego® Serious Play®, che promette di essere la nuova frontiera in materia di problem solving aziendale.
Più di un gioco: il metodo Lego® Serious Play®
Lego® Serious Play® è definibile come un “gioco serio”, volto a tradurre il semplice utilizzo dei classici mattoncini Lego® in una soluzione da adottare per incrementare le capacità cognitive ed espressive dei team di lavoro: il tutto, con un incentivo profondo sulla capacità di problem solving in ambito business.
Infatti, attraverso i differenti step che compongono l’attuazione del metodo, tutti incentrati sull’impiego da parte dei partecipanti delle costruzioni e sulle interazioni che ne derivano tra i diversi “giocatori”, è possibile estrapolare conoscenze nascoste, modificare convinzioni e rafforzare la capacità di collaborazione all’interno di un contesto di risorse umane. Come?
L’idea alla base del metodo Lego® Serious Play® non è altro che l’attuazione di un insieme di teorie appartenenti, tra gli altri, al campo della psicologia e che, grazie all’intuizione dell’allora CEO Lego®, Kjeld Kristiansen, sono state riadattate alle necessità più tipiche di un’azienda: quelle di incentivare la capacità dei propri team di lavoro di raggiungere più facilmente soluzioni alle più diverse problematiche che interessano lo sviluppo aziendale o la pianificazione di strategie future.
Alla creazione del metodo Lego® Serious Play® contribuirono inizialmente i due professori della IMD Business School di Losanna, Roos e Victor, i quali, contattati da Kristiansen, poterono testare alcune delle più interessanti teorie degli ultimi decenni in tema di strategia aziendale e problem solving.
Gli studi teorici dei due professori però presero forma e concretezza solo quando a guidare il team arrivò Robert Rasmussen (allora Direttore della ricerca educativa di Lego®), il quale indirizzò la ricerca sulla praticabilità dell’uso dei mattoncini Lego® per lo sviluppo della strategia.
Il successo dei test convinse Kristiansen a lanciare il nuovo metodo sul mercato, affidandone lo sviluppo proprio a Robert Rasmussen: dal 2001 Lego® Serious Play® è diventata, quindi, una delle risorse più innovative in tema di definizione dei processi decisionali e lavoro di gruppo all’interno delle aziende.
Come funziona il metodo Lego® Serious Play®?
Finora abbiamo parlato di teoria, ma cos’è davvero il metodo Lego® Serious Play®? Tecnicamente si tratta di un workshop, che può essere venduto alle diverse aziende che richiedono l’applicazione del metodo, finalizzato all’esaltazione delle competenze e abilità individuali attraverso una serie di passaggi logici che vedono al centro l’impiego dei classici mattoncini Lego®. Questi ultimi diventano metafore delle conoscenze e delle attitudini dei partecipanti e permettono ad ognuno di loro di costruire, condividere e imparare dall’interazione dei modelli di ciascuno, in modo da rafforzare sia la capacità di individuazione delle tematiche che, soprattutto, la cooperazione volta alla risoluzione dei problemi.
La costruzione in 3D, in altri termini, diventa una sorta di simulazione di un determinato contesto di business, all’interno del quale, “giocando”, diventa possibile elaborare previsioni e strategie, oppure anticipare possibili conseguenze rispetto alle scelte di una determinata direttiva aziendale.
Come confermato da RSConsulting, l’attuazione del metodo Lego® Serious Play® permette di raggiungere, in modo semplice ed efficace, lo sviluppo del potenziale dei diversi membri del team e può rappresentare la chiave di volta per la valorizzazione di processi aziendali mai utilizzati al pieno delle loro capacità: ne deriva, soprattutto, in presenza di contesti aziendali particolarmente ampi, dotati di diverse articolazioni, un incredibile vantaggio competitivo rispetto allo sviluppo delle strategie aziendali, fattore che non andrebbe mai sottovalutato di fronte alle sfide sempre più impegnative che si trova davanti chi vuol fare business.