La casa è indubbiamente il bene primario di ogni famiglia. Ma come sta andando il mercato immobiliare italiano (ed europeo) e come andrà nel 2019?
L’anno che si è appena concluso ha registrato un netto rialzo in positivo, per un mercato europeo che dopo la crisi si sta rialzando a ritmi molto sostenuti. Secondo il report del Forum Scenari Immobiliari, l’Italia è leggermente più in difficoltà perché, se Germania e Francia procedono con un +10,5% e un +15,5%, lo Stivale viaggia sì in verde, ma con tassi di crescita del 4,8%.
Cosa aspettarsi dal mercato immobiliare 2019?
La crisi del 2008, con la conseguente esplosione della bolla finanziaria, coinvolse in maniera gravissima anche il mercato degli immobili. Questi perdettero infatti circa il 50% del loro valore, cifra che tutt’oggi siamo ancora lontani dal recuperare.
Cosa incide allora sulla valutazione delle previsioni del mercato immobiliare? Indubbiamente il calo dei tassi d’interesse delle banche, il conseguente numero di sottoscrizione di mutui, il tempo di restituzione dei mutui che, a seconda della banca cui ci si rivolge, può essere più o meno alto. Secondo Il Sole 24 Ore, altri due fattori che influenzeranno notevolmente la vendita, indipendentemente dal fatto che ci si rivolga ad una agenzia immobiliare, saranno il luogo di compravendita e il prezzo stabilito a metro quadrato.
Nel 2019, comunque, la tendenza andrà verso l’alto, con un aumento del mercato anche nel nostro Paese. Nel nord ci si concentrerà maggiormente sullo sviluppo dell’immobiliare nel settore terziario, mentre nel centro-sud è necessaria una progressione nel lavoro sulle periferie.
Come potremmo migliorare i nostri numeri e cosa manca al mercato immobiliare? Il nostro Paese è certamente soggetto ad una forte vessazione a livello di tasse, con una quantità esorbitante di pratiche fiscali e burocratiche, che vanno necessariamente a complicare gli affari di vendita. Una prima risposta data al mercato potrebbe essere quindi quella di diminuire il numero di imposte e di documenti per immobile.
Un altro problema cronico dell’Italia è quello della circolazione di denaro: gli stipendi italiani sono tra più bassi d’Europa e allo stesso tempo le tasse sulla casa sono molto alte. Se l’IMU sulla prima casa è stata abolita, contemporaneamente si è alzata quella per abitazioni supplementari, indifferentemente dalle dimensioni metriche dell’immobile in esame. In Italia è quindi assolutamente vietato parlare di immobili di lusso, molto rari per via di una situazione economica non favorevole. Le infrastrutture e le abitazioni sono spesso vecchie e fatiscenti soprattutto al sud e nelle periferie.
Il governo italiano, con le ultime riforme e la rimozione di fondi destinati alle zone limitrofe delle città, certamente non aiuta. Quanto emerge dalle ricerche è però incoraggiante ed evidenza effettivamente nuove tendenze di investimenti su località turistiche e su aziende ricreative.
Nel 2019 si registrerà un forte abbassamento dei prezzi in tutto il Paese, dovuto in particolare ad una nuova discesa dei tassi d’interesse sui mutui, creando così le condizioni per un nuovo grande investimento immobiliare. L’obiettivo dichiarato dalle imprese sarà quello di raggiungere quote di mercato e un livello di prezzi pari a quello pre-crisi del 2008.
Insomma, se si pensa di acquistare un nuovo immobile, il 2019 sarà presumibilmente l’anno giusto.