I diamanti sono pietre preziose dal valore straordinario. Oltre all’eccezionale costo economico dovuto alla loro rarità, ad influire sul valore delle pietre vi sono fattori legati alla qualità, alla purezza, alla formazione delle stesse e alla conseguente rarità: un diamante necessita di un’elevatissima pressione terrestre affinché possa formarsi autonomamente (siamo nell’ordine delle centinaia di chilometri di profondità nel sottosuolo della terra). Approfondiamo la questione e cerchiamo di capire come conoscere il valore dei diamanti, come calcolarne il prezzo e come richiedere una valutazione delle pietre a professionisti del settore.
Prima valutazione: le “4 C”
Per procedere con una valutazione approfondita del diamante sarà necessario recarsi presso un gioielliere, un orefice o comunque un professionista in grado di valutare al meglio le qualità intrinseche della gemma. In primo luogo, tra i fattori che incideranno sulla valutazione del diamante troviamo le cosiddette “4 C” (“C” è il simbolo del carbonio, nonché l’iniziale delle quattro parole inglesi riferite alle qualità della pietra), ossia le caratteristiche che contribuiscono a fornire una valutazione più precisa della singola gemma. Nello specifico, le “4 C” corrispondono ai termini “Cut”, “Color”, “Clarity”, “Carat”.
Il taglio e il colore
La prima “C” si riferisce al termine “Cut”, il taglio del diamante, ossia l’operazione attraverso la quale l’uomo taglia (letteralmente) la gemma per adattarla a nuove forme, lavorarla e consentirle di esprimere al meglio tutta la sua lucentezza. Il termine “Color” si riferisce al colore del diamante, e anche in questo caso vale la pena specificare che il valore della gemma non aumenterà in caso di presenza di una particolare colorazione. Al contrario, un diamante perfettamente puro dovrà risultare incolore e privo di qualsiasi sfumatura.
La purezza e la caratura
La “Clarity” non è altro che la purezza del diamante, vale a dire la presenza o meno di inclusioni sia internamente che esternamente alla pietra. I difetti possono essere più o meno visibili a seconda della purezza: meno diffuse saranno le inclusioni maggiore sarà la purezza della pietra. Infine. L’ultima C, o meglio “Carat”, la caratura. Per caratura si intende il peso specifico del diamante, calcolato in carati. Più alta sarà la caratura della singola gemma, maggiore sarà il suo peso complessivo. Attualmente il carato ha un peso di 200 milligrammi, ma contrariamente a quanto si pensi un peso più elevato non è sempre sinonimo di valore più alto.
La combinazione dei fattori e la quotazione
Consigliamo di provvedere ad effettuare la valutazione approfondita delle caratteristiche della pietra presso un centro specializzato, ad esempio presso Banco Diamanti puoi chiedere la quotazione del tuo diamante, per comprendere il suo reale valore economico. A tal proposito, pur non esistendo veri e propri dati ufficiali relativi alla compravendita internazionale in termini regolamentati, è possibile analizzare i listini proposti dalle piattaforme operanti nel trading dei diamanti. Un esempio è il listino giornaliero proposto da IDEX (International Diamond Exchange), pubblicato quotidianamente sul sito ufficiale della piattaforma e presentante le variazioni di prezzo delle gemme al dettaglio. I quattro fattori indicati, associati ai listini internazionali, possono dare un’idea generale del valore economico del diamante.