L’Italia è l’unico paese d’Europa ad aver vietato totalmente la pubblicità in favore del gioco d’azzardo. In questo il belpaese rappresenta quasi un unicum mondiale, con poche forme di legislazione che possono essere assimilabili. Certamente questa unicità è ascrivibile alle scelte operate dall’attuale governo in carica Lega-5Stelle, scelte che sono state giudicate in diversi modi dagli addetti ai lavori, con favore o contrarietà. Ma è pacifico cominciare col dire che questi provvedimenti hanno cambiato inevitabilmente anche lo scenario del settore, e quindi il modo di giocare.
È presto però per sviscerare quelli che saranno gli eventuali cambiamenti futuri. Nelle parole dei vicepremier c’è la ferma volontà di voler contrastare il fenomeno del gioco fino a disincentivarne del tutto la pratica. Nella realtà dei provvedimenti il gioco potrà cominciare a calare gradualmente solo nei prossimi anni, ma non basterà solo che si vieti la trasmissione delle pubblicità.
Tutto ciò avviene nel contesto di un paese che conferma di anno in anno una forte affiliazione alla pratica dell’azzardo. Il più recente censimento in merito, una ricerca condotta nel 2017 dal CNR sul gioco in Italia, mostra che circa il 42% della popolazione italiana (dai 15 a 65 anni) ha giocato almeno una volta in quell’anno, poco più di 17 milioni di persone. Per farla breve, quindi, cosa cambia per coloro che vogliono continuare a giocare?
L’online supererà il gioco d’azzardo della rete fisica
Sicuramente sarà un cambiamento l’avere molta meno pubblicità intorno. Chi gioca, soprattutto online, sa che si viene esposti ad un continuo flusso di promozioni e promesse di bonus. In teoria, essendo vietati anche il mail marketing e la pubblicità profilata sui singoli utenti, il continuo input dell’offerta di gioco dovrebbe andare cessando. Anche in virtù di un rapporto meno invasivo, almeno per quelle che sono le premesse, il consiglio è decisamente iscrivere un conto di gioco online e in generale preferire il web alle forme analogiche.
Se guardiamo ai numeri delle raccolte degli ultimi anni, cioè al ricavo del gioco d’azzardo, notiamo che il gioco online tende sempre più ad una crescita esponenziale che ormai tocca numeri molto interessanti, circa il 20-25% del mercato. Interessante perché il gioco analogico è riuscito a mantenere la sua egemonia quasi intatta fino a un certo punto, finché l’offerta digitale si è fatta straripante. È quasi certo che l’effetto dei provvedimenti politici sarà quello di avvicinare ancor di più i numeri dell’analogico a quelli dell’online fino al superamento. Diciamo questo per due fattori primari: il gioco online conviene di più, il gioco online offre maggiore sicurezza.
Perché il gioco online conviene di più rispetto a quello analogico?
Quando diciamo che conviene di più intendiamo dire che paga di più. Questo dato è in parte un effetto diretto dei provvedimenti decisi nell’ultima Legge di Bilancio, proviamo a spiegare dal principio.
Ogni gioco, digitale o analogico, possiede ciò che si definisce indice RTP (retourn to player). Questo indica quale sia il tasso di vincita assicurato da un gioco su un certo totale di puntate. Se una slot machine ha un RTP del 90% significa che su un totale ipotetico di 100 mila euro ne restituirà in vincite 90 mila, senza che si possa sapere quando e in quali quantità (ovviamente).
Con l’ultima Legge di Bilancio gli indici RTP delle slot analogiche (che ancora rappresentano quasi la metà di tutto il mercato dell’azzardo nazionale) sono diminuiti nell’ambito di un provvedimento mirato alla disincentivazione del gioco analogico. La media al momento si attesta intorno al 70%. Per il gioco digitale, invece, che pure dovrà fare i conti con una tassazione sulla raccolta arrivata a ben il 25% del totale, l’indice RTP continua ad oscillare sopra il 90%. Che vuol dire? Che in linea teorica conviene di più giocare ai giochi digitali piuttosto che della rete analogica.
Il gioco online è più sicuro di quello analogico
In questo caso non dobbiamo intendere la sicurezza come semplice fattore di riparo da eventuale pericolosità, e quindi che il gioco analogico sia pericoloso rispetto al gioco online. Entrambe le modalità di gioco hanno i loro certificati di sicurezza, questo deve essere ben chiaro. Sull’analogico ci sono le licenze, i certificati attaccati alle slot, i loghi dei monopoli sui gratta e vinci e i biglietti delle svariate lotterie. Sull’online c’è il logo dei monopoli sulle homepage dei fornitori di gioco, se il logo non c’è il sito è pericoloso.
Oltre a questo però c’è un fattore che potremmo definire fattore autocontrollo. In sostanza è comprovato che non esiste una strategia matematica per vincere sempre, o comunque con una certa regolarità, al gioco. Questo è pensato per assicurare sempre un margine di guadagno al banco, ne consegue che quello a doverci perdere è il giocatore. Premettendo che l’approccio al gioco debba essere votato al divertimento, la strategia migliore che si possa utilizzare è quella di giocare poco, per periodi di tempo ben cronometrati, tenendo sempre traccia delle nostre entrate e uscite. Tutta un serie di cose che è decisamente più semplice realizzare sull’online rispetto al gioco fisico.
Inoltre non va dimenticata la varietà di scelta che può offrire il casinò online (a tutti gli effetti un casinò più fornito di quelli reali) che va da tornei di poker di qualunque tipo a slot che offrono jackpot superiori al mezzo milione di euro.