Mancano pochi giorni alle elezioni europee del 26 maggio 2019 e, nel rispetto della legge 28/2000 sulla Par Condicio, è vietato pubblicare sondaggi politici nei 15 giorni che precedono il voto.
Le ultime rilevazioni, infatti, risalgono al 10 maggio scorso, giorno in cui è scattato il divieto di divulgare pubblicamente sondaggi politici e previsioni di voto.
Ciò che sembra chiaro ormai è che a fare la differenza saranno gli elettori incerti, quelli che, a una settimana dalle urne, non hanno ancora deciso chi votare.
Si tratta di un terzo dei votanti, composto per lo più da casalinghe, operai e pensionati, una fetta di popolazione piuttosto ampia. Quella parte di popolazione che preoccupa, in particolar modo, la Lega, ricordiamo, il partito con le attese più alte.
Ipotesi risultati elezioni politiche 2019
E se non si può parlare di sondaggi politici, c’è chi analizza comunque le aspettative dei partiti sull’esito delle elezioni.
Mentre la Lega pare aver abbassato di poco l’asticella, specie dopo il caso Siri degli ultimi giorni e la Tav Torino-Lione, mirando a raggiungere il 30%, il Movimento 5 Stelle si pone come traguardo il 24%, davanti quindi al Partito Democratico. Un risultato più basso sarebbe, secondo il grillino Di Maio, una sconfitta per il partito.