Daphne Caruana Galizia era una giornalista e blogger maltese, che rimase uccisa in un attentato il 16 ottobre 2017. La sua carriera iniziò tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, quando divenne firma regolare del The Sunday Times e redattrice per The Malta Independent. Fu direttrice della rivista Taste&Flair e, dal 2008, curò un blog intitolato Running Commentary, uno dei più letti e popolari di Malta.
Tra gli argomenti di cui Daphne Caruana Galizia si occupava vi era la corruzione: fu infatti la prima a denunciare pubblicamente il coinvolgimento dei politici Konrad Mizzi e Keith Schembri nei Panama Papers; notizia che le valse il riconoscimento di Politico Europe come una delle “28 persone che avrebbero scosso l’Europa” nel 2017.
L’omicidio di Daphne Caruana Galizia
Daphne Caruana Galizia fu uccisa il 16 ottobre di due anni fa, all’età di 53 anni, nell’esplosione di una bomba piazzata sulla Peugeot 108 noleggiata presso la sua residenza di Bidnija. Due settimane prima della sua morte, la giornalista aveva denunciato alla polizia di aver ricevuto delle minacce.
Le indagini rivelarono che l’esplosivo utilizzato fu lo stesso usato dalle organizzazioni terroristiche e da Cosa Nostra nelle stragi del 1992-93. Fu inoltre scoperto che all’interno della polizia vi era un informatore degli assassini della giornalista. Le vicende sono raccontate nel volume di saggi Uccisa in nome della verità: vita e attività di Daphne Caruana Galizia pubblicato nel 2018.
Le inchieste di Daphne Caruana Galizia
Le inchieste e alcuni dei post scritti nel suo blog sono raccolti nel libro Dì la verità anche se la tua voce trema, edito da Bompiani nella collana ‘Munizioni’ curata da Roberto Saviano.
E proprio Saviano era tra gli ospiti della trasmissione Che Tempo Che Fa in onda ieri sera su Rai 2, in cui ha presentato il libro insieme ai figli di Daphne Caruana Galizia: Matthew, Andrew e Paul Caruana Galizia.