Se ne parlava da tempo, ma è finalmente arrivata l’ufficialità: nella manovra finanziaria 2020 è stata inserita la proroga per le pensioni anticipate Opzione Donna e per l’indennità Ape Social. La bozza della Legge di Bilancio che circola in queste ore conferma dunque il prolungamento di un anno delle due misure pensionistiche. Ape Social varrà fino a dicembre 2020, mentre Opzione Donna sarà estesa anche alle lavoratrici che raggiungeranno i requisiti entro il 29 febbraio del prossimo anno.
Pensioni: cosa sono e come funzionano Opzione Donna e Ape Social
La pensione anticipata con Opzione Donna prevede che le lavoratrici possano lasciare il lavoro dopo aver aver maturato 35 anni di contributi e compiuto i 58 anni di età (se dipendenti) o 59 (se autonome). L’assegno verrà calcolato interamente con il metodo contributivo.
Ape Social è invece un’indennità che lo Stato riconosce a chi ha almeno 63 anni di età e 30 di contributi versati (36 per lavori gravosi) e si trova in uno stato di disoccupazione per licenziamento, dimissioni per giusta causa o scadenza del contratto a tempo determinato. Ape Social viene erogata fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia (o anticipata) e l’importo viene corrisposto in base alla rata calcolata sulla pensione nel momento dell’accesso alla misura; non potrà comunque superare i 1.500 euro mensili.