Il forno è una realtà indispensabile per ogni cucina, grazie alla tipologia di cottura che rende il cibo saporito, leggero e al contempo bello da vedere. Spesso però lo spazio disponibile è poco oppure, se si devono scaldare pochi piatti, si opta per soluzioni più economiche come un fornetto o forno elettrico piccolo. Ma quali sono le sue caratteristiche e quali i suoi consumi? In questo articolo andremo a evidenziare i singoli aspetti di un forno elettrico confrontando anche le differenze con il suo acerrimo antagonista, il microonde.
Le caratteristiche del fornetto elettrico: resistenze e grill
Il fornetto elettrico è uno strumento semplice e soprattutto di piccole dimensioni che permette di svolgere le stesse funzioni dei modelli più grandi. Infatti, anche nell’aspetto è simile a quelli tradizionali, dato che presenta una struttura rettangolare con un’apertura anteriore e una griglia su cui poggiare una teglia. In base al sistema di cottura, i fornetti elettrici si possono suddividere in statici e ventilati. Nel primo caso la cottura avviene solo attraverso il calore prodotto dalle resistenze; invece nei modelli ventilati sono presenti delle ventole che emettono aria calda e permettono una più rapida circolazione, velocizzandone l’utilizzo.
Se invece si considerano le funzioni disponibili, si potranno avere dei modelli tradizionali, i quali prevedono solo le resistenze, e quelli multifunzione, che invece combinano l’emissione di aria calda attraverso le ventole e le resistenze e la possibilità di effettuare la rosolatura con il grill.
I consumi e i costi del fornetto elettrico
Il principio di un forno elettrico è quello della cottura attraverso il riscaldamento dell’aria. Infatti, in base al secondo principio della termodinamica, il calore si trasferisce da un corpo più caldo a uno più freddo, cuocendo un alimento. Per generarlo, sarà necessaria una certa quantità di energia che è prodotta dall’elettricità.
Ma quanto consuma un forno elettrico? L’impiego della corrente varia in rapporto a una serie di fattori. In primo luogo si deve considerare la grandezza del fornetto e la tipologia di sistema di riscaldamento, dato che quelli con ventole hanno un consumo minore. In linea di massima il consumo maggiore si ha al momento dell’accensione che, a 200 °C, va da 800/1000 Wh nei primi minuti per raggiungere la temperatura necessaria alla cottura. Successivamente si avrà una media tra i 1000 Wh e i 1500 Wh nell’ora successiva.
Anche i costi dei forni variano in base alla tipologia di strumento. Per quelli tradizionali, si prevede un costo tra i 25 euro e i 70 euro, mentre per quanto riguarda i prodotti multifunzione si parte da un prezzo minimo di 35/40 euro fino ad arrivare anche agli oltre 200 euro.
Scegliere tra fornetto elettrico e microonde
Il fornetto, per le sue dimensioni, è molto adatto a cucinare piatti per poche persone, ma nell’ultimo decennio è stato spesso sostituito da un altro strumento pratico e funzionale come il microonde, soprattutto per il risparmio energetico e la velocità di cottura. Ma vi sono molte differenze tra questi due prodotti necessari a una cucina moderna. Infatti il fornetto utilizza le resistenze, mentre il microonde il magnetron, che produce le onde da cui prende il nome.
Inoltre, il principio attivo del fornetto elettrico è quello che si basa sui moti connettivi, con la creazione di un ambiente secco che permette la cottura di un alimento e la complessa reazione di Maillard, attraverso la quale si forma la famosa crosticina su carne, pasta o pane. Invece il forno a microonde sfrutta il concetto dell’irradiazione, attraverso cui si riscaldano le molecole d’acqua presenti in un alimento, determinando una cottura che si avvicina molto all’idea di lessatura.
Infine, si deve considerare che un fornetto elettrico permette di variare la tipologia di cottura, adattandosi a una cucina più elaborata, rispetto agli ultimi modelli di forno a microonde.