Il Consiglio dei Ministri ha dato, il 6 aprile, il via libera al decreto legge che contiene le norme relative agli Esami di Stato e alla valutazione delle studentesse e degli studenti per l’anno scolastico 2019/2020. Provvedimenti che tengono conto dell’emergenza coronavirus.
La didattica a distanza
“La scuola ha affrontato questa emergenza con grande capacità di reazione, il Paese deve esserne fiero – sottolinea la ministra Lucia Azzolina -. Ringrazio di nuovo tutto il personale, le famiglie, gli studenti. C’è stato uno sforzo importante da parte di tutti. La didattica a distanza ci ha aiutato a salvare l’anno scolastico. Non sostituisce e non potrà mai sostituire del tutto, ovviamente, la didattica in presenza. Ma era l’unica risposta possibile per non lasciare soli bambini e ragazzi e garantire loro il diritto allo studio previsto dalla Costituzione”.
“I problemi non sono mancati e sarà necessario aprire presto una riflessione sullo stato di digitalizzazione del Paese e della scuola stessa, ma il Ministero è stato e resta al fianco delle scuole per risolverli – prosegue la Ministra -. Gli 85 milioni stanziati per supportare la didattica a distanza, messi subito a disposizione degli istituti che li stanno già utilizzando, ne sono una dimostrazione. Con il decreto approvato oggi facciamo un altro passo avanti e tracciamo la strada per accompagnare la scuola fino in fondo a questo anno scolastico e per cominciare a disegnare il prossimo, che ne rappresenterà una naturale prosecuzione”.
Il passaggio verso il prossimo anno scolastico
Il decreto mette in sicurezza l’anno scolastico 2019/2020 e traghetta le scuole verso il 2020/2021.
Il decreto legge prevede, infatti, per garantire l’ordinata conclusione dell’anno scolastico 2019/2020, che, con una o più ordinanze del Ministro dell’istruzione, siano dettate specifiche misure finalizzate ad adeguare la valutazione degli alunni e gli esami di Stato alla situazione emergenziale. La graduazione tra le diverse misure adottabili sarà determinata dalla ripresa o meno delle attività didattiche in presenza entro la data del 18 maggio 2020.
Esame di terza media
L’esame si svolgerà se possibile in presenza, ma eventualmente semplificato; in alternativa si svolgerà con una tesina che i ragazzi dovranno inviare ai loro professori prima della fine dell’anno scolastico.
Esame di maturità
Il decreto indica una doppia possibilità: esame con commissione interna, se i ragazzi potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio o in alternativa, se non potranno rientrare a scuola, è previsto il solo colloquio orale.
Ammissione all’anno successivo
Per entrambi i cicli di istruzione, le ordinanze potranno adattare i requisiti di ammissione alla classe successiva.Tutti gli alunni ammessi all’anno successivo saranno valutati. A inizio settembre sarà possibile recuperare e integrare gli apprendimenti.
Avvio del nuovo anno
Il decreto consente di lavorare, da subito, anche al nuovo anno scolastico. Approvato anche il DPR che sblocca le assunzioni chieste dal Ministero dell’Istruzione.