Coronavirus decreto Io resto a casa

Inizia oggi la fase 2, riaprono le attività manifatturiere, previsti sulle strade italiane circa 4,4 milioni di lavoratori. Tutti gli altri potranno uscire di casa, oltre che per fare la spesa o per motivi di salute, anche per l’attività motoria nei parchi che riaprono e per far visita a parenti e “affetti stabili”.

Speranza: “La responsabilità individuale è fondamentale per questa seconda fase”

Ha invitato alla prudenza e fatto appello al senso di responsabilità di ognuno il ministro della Salute Roberto Speranza: “Questa partita non si vince per decreto e la responsabilità individuale è fondamentale per questa seconda fase. Arriva cioè un periodo molto più difficile, perché ci saranno molte più persone in giro e quindi rispettare le regole diventa ancora più decisivo, ma penso che il Paese sarà all’altezza”.

Cosa cambia dal 4 maggio

Ecco le attività che hanno riaperto e che cosa si può fare.

  • Manifattura: ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività. Si stima che torneranno al lavoro 4,4 milioni di persone.
  • Ristorazione: bar e ristoranti potranno riprendere l’attività solo con la consegna a domicilio o con l’asporto.
  • Commercio: restano sospese le attività commerciali al dettaglio diverse da quelle già autorizzate (alimentari, igiene della persona, edicole, farmacie e parafarmacie, tabaccai, librerie, negozi di vestiti per bambini e neonati, fiori e piante etc. e molto presto anche negozi di biciclette).
  • Visite a parenti: saranno consentite visite “per incontrare i congiunti”, pur rimanendo il divieto di assembramenti. Per congiunti si intende “i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”. Sono esclusi gli amici.
  • No fuori regione: gli spostamenti per i motivi consentiti sono permessi solo nella stessa regione di residenza.
  • Seconde case: non è consentito recarsi nella seconda casa. Lo è solo se si devono fare interventi necessari di manutenzione, ma comunque solo se esse sono nella stessa regione di residenza.
  • Fuori sede: studenti o lavoratori fuorisede, rimasti nelle città di studio o di lavoro, possono rientrare “presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”, ma da lì non potranno poi tornare nella regione da cui sono partiti.
  • Trasporti pubblici: i mezzi pubblici saranno uno dei punti critici della ripartenza. Le regioni hanno il compito di indicare norme per assicurare il loro funzionamento nel rispetto del distanziamento. Ci saranno parametri di riempimento dei mezzi mentre per gli utenti ci sarà l’obbligo di mascherina e in alcune regioni di guanti monouso.
  • Parchi: vengono riaperti al pubblico parchi e giardini, non le aree gioco per i bimbi, ma va mantenuto il distanziamento.
  • Attività motoria: viene rimosso il limite della “prossimità alla propria abitazione”. Sono così consentiti gli spostamenti, con mezzi pubblici o privati, per recarsi in un’area o un playground dove praticare jogging o altre attività motorie o sportive.
  • Sport individuale: sono permessi gli allenamenti a porte chiuse per gli sport individuali, per atleti (professionisti e non) dichiarati di interesse nazionale dal Coni. Il Viminale chiarisce che sono da intendersi permessi anche gli allenamenti individuali “in spazi pubblici o privati” di atleti di sport di squadra.
  • Università: gli Atenei possono svolgere esami e sessioni per tesi di laurea in presenza, mantenendo le condizioni di distanziamento; sì anche a laboratori e tirocini.
  • Funerali e cimiteri: sono consentiti i funerali, ma con un massimo di 15 persone e obbligo di mascherine, e la visita nei cimiteri ma restano per ora vietate le messe.

Nuovo modello di autodichiarazione e controlli

Il ministero dell’Interno ha ribadito che oltre all’autocontrollo dei cittadini ci saranno comunque controlli delle Forze dell’ordine nelle strade e ha reso disponibile il modello di autodichiarazione per gli spostamenti aggiornato al 4 maggio 2020. Può essere ancora utilizzato il precedente modello barrando le voci non più attuali.

L’autodichiarazione è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo. Sono previsti controlli anche nelle aziende.

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