Il trasloco è sicuramente una delle attività più noiose e soprattutto stressanti che possano esistere; l’idea di mettere tutte le proprie cose negli scatoloni e doverle trasportare in un luogo diverso genera non pochi pensieri.
A ciò si aggiunge un elemento che sicuramente non aiuta l’operazione: il coronavirus, che in pochi mesi ha messo in ginocchio il mondo e stravolto le vite di tutti, sta creando una confusione mai vista anche sotto l’aspetto normativo.
Se fino a poco tempo fa dinanzi ad un trasloco ci si poneva solo la domanda su come organizzarlo, oggi la prima domanda che ci si pone è: posso traslocare? Cosa posso fare e cosa no durante le operazioni necessarie al trasporto?
Cosa si può fare e cosa no
Tutti sanno che in contrasto al COVID-19 è stato emesso un D.P.C.M. dal Governo, che permette ai cittadini di svolgere tutte quelle attività urgenti e funzionali al proseguimento della propria vita (come la spesa, le visite mediche ecc.).
Tra queste rientrerebbero anche tutti quei traslochi indifferibili, dovuti ad una cessazione del contratto di affitto o di proprietà di una casa.
Ciò significa che i traslochi sono permessi per tutte quelle circostanze che, se differite, porterebbero ad una situazione di irregolarità.
Viceversa non sono permessi tutti quei traslochi non necessari o differibili, come lo spostare i propri oggetti da una prima casa ad una seconda, o dalla propria residenza al proprio domicilio.
Le aziende di traslochi: la normativa vigente
Potrebbe accadere che affittare un furgone in autonomia e chiedere aiuto a parenti ed amici per traslocare non sia sufficiente a causa della grande quantità di oggetti che si possiedono.
Può anche accadere che gli spostamenti risultino eccessivamente scomodi a causa della presenza di scale e altri impedimenti: i traslochi a Roma, ma anche in altre grandi città, sono sicuramente più impegnativi rispetto ad altre realtà urbane.
Che fare, a questo punto? Ci si può avvalere di un’agenzia di traslocatori o si tratta di una delle attività vietate a causa del coronavirus?
Il decreto del 22 marzo e successivi specificano chiaramente che le agenzie di trasloco professionistiche sono lecite e tollerate, come già specificato per tutte quelle esigenze urgenti e non differibili.
Ovviamente sarebbe l’ideale affidarsi ad un’agenzia che possa svolgere gratuitamente un sopralluogo, senza alcun impegno, e che abbia a disposizione gli strumenti giusti, come piattaforme da utilizzare su suolo privato e su suolo pubblico (con relativo disbrigo della pratica di Occupazione di Suolo pubblico).
Non è una cattiva idea neanche quella di controllare se l’impresa alla quale ci si rivolge sia iscritta ad un albo professionale.
Insomma, rivolgersi ad un’attività per traslocare è lecito anche ai tempi del COVID-19, a patto che ci si rivolga ad un’impresa professionale e che il trasloco rientri nei casi di necessità ed urgenza tollerati dalla normativa.