Incentivi startup Austria

Gli investimenti in Austria a quanto pare riescono ad essere molto più floridi di quelli di altri paesi in Europa.

Nonostante il periodo di crisi, l’Austria ha deciso di spingere sul settore degli investimenti, in particolar modo incentivando lo sviluppo di nuove aziende che proprio qui vogliono ampliare il proprio business, e puntando in particolar modo su quest’ultimo la ripartenza è stata molto positiva.

Ovviamente, il tutto è reso possibile grazie al supporto di alcuni uffici governativi, come Aba, da sempre in prima linea nell’incentivare tutte quelle aziende che proprio in Austria vogliono ampliare il proprio business.

Parliamo di una struttura che addirittura presenta ben 7 lingue diverse per garantire a investitori di tutte le nazioni di poter concentrare i loro capitali su una piattaforma sicura ed efficiente.

Investimenti in Austria: che cos’è l’Aba

Gli investimenti in Austria costituiscono un settore particolarmente fiorente.

Nonostante, infatti, il periodo di lockdown avvenuto anche lì o comunque nonostante anche questa nazione abbia risentito della crisi economica dovuta al coronavirus, tuttavia il settore degli investimenti sembra che addirittura sia in risalita.

Sempre più persone desiderano investire su siti e piattaforme austriache, perché queste consentono di avere una sicurezza totale, ma soprattutto garantiscono grandi risultati.

I vantaggi sono quindi numerosi e lo sono soprattutto se si parla di Aba.

Con questa sigla si indica una struttura governativa nata ben 35 anni fa e che grazie al suo sito investinaustria.at disponibile in diverse versioni linguistiche, tra cui giapponese, cinese, tedesco, francese, inglese, italiano, russo, è riuscita a diventare in breve tempo il punto di riferimento di tutti coloro che vogliono puntare sulla Carinzia.

Basti pensare che solo nel 2016, Aba collaborò con più di 319 aziende, il che comportò la creazione di circa 2.600 nuovi posti di lavoro e circa il 10% di queste aziende provengono proprio dall’Italia, nello specifico da Veneto, Trentino-Alto Adige e Lombardia.

Investimenti in Austria: il programma di ABA

Aba può contare su programmi di investimento definiti da tecnici dotati di un’elevata professionalità, che sanno trovare le soluzioni più innovative e anche i metodi migliori per incentivare tutte le aziende a sviluppare il proprio business, seguendole passo passo durante tutto l’iter burocratico.

Oltre a questo, il suo progetto prevede anche di adottare un sistema di incentivi molto efficiente, che proprio l’anno scorso riguardavano l’investire il 3,19% del proprio Prodotto Interno Lordo nel settore dell’innovazione.

L’impegno di Aba non si limita solo all’industria tradizionale, ma soprattutto a quella più innovativa: grazie a quest’agenza l’Austria vuole diventare hotspot per startup.

Per poter far ciò, ha deciso di mettere a disposizione delle startup numerosi strumenti, tra i quali:

  • incentivi con programmi mirati per le startup tecnologiche;
  • formazione incentrata sugli ambiti scientifico e tecnico, grazie a politecnici e istituti universitari di altissima qualità;
  • rete di supporto composta da incubatori, investitori early stage e business angel;
  • eventi di grande rilevanza per proporre idee innovative agli investitori (ad esempio il Pioneers Festival di Vienna);
  • sistema fiscale a favore degli investimenti, che prevede il 12% di premio fiscale per chi investe in ricerca con una percentuale di imposta sul reddito delle società pari al 25%.

A confermare il successo di questo programma, vi sono numerosi esempi di successo come l’app Mysugar, che aiuta a tenere sotto controllo il diabete che è stata acquistata pochi mesi fa da Roche per circa 220 milioni di euro, oppure quella di Runtastic nel 2015 che fu acquistata da Adidas per una cifra quasi uguale.

Tutti questi dati non fanno altro che confermare una tendenza in continua ascesa dell’Austria nel campo degli investimenti aziendali: non a caso, anche stavolta, è riuscita a rimanere in linea anche con quelle che sono le direttive dell’Unione Europea, che ha chiesto a tutti gli stati membri, di investire entro la fine del 2020, maggiormente in sviluppo e ricerca aziendale.