Spesso si fa confusione tra pozzo nero e fossa biologica; nel linguaggio comune, infatti, questi due termini sono spesso utilizzati come sinonimo, mentre dal punto di vista tecnico si tratta di due differenti dispositivi di smaltimento degli scarichi. In questo post verranno evidenziate le principali differenze tra pozzo nero e fossa biologica e si parlerà delle modalità di utilizzo e delle procedure di spurgo. Prima di procedere, però, si riportano brevemente le definizioni di entrambi i sistemi di smaltimento degli scarichi.
I pozzi neri
Quando si parla di pozzi neri si intendono degli ampi contenitori che vengono posizionati sotto terra e che raccolgono le deiezioni di edifici lontani dai centri abitati. Si tratta di luoghi di raccolta che non prevedono lo smaltimento per cui in maniera periodica si rendono necessari interventi di svuotamento e pulizia, che vanno effettuati da aziende specializzate.
Le fosse biologiche
Le fosse biologiche sono invece delle fognature definite statiche, ossia non fanno parte della rete fognaria cittadina ma comunque strutturata in modo tale da non necessitare opere di depurazione.
Le principali differenze tra pozzo nero e fossa biologica
La differenza più importante tra un pozzo nero e una fossa biologica sta nel fatto che il primo è destinato alla sola raccolta di acque mentre le seconde permettono anche lo scarico. Pertanto, i pozzi neri sono caratterizzati dalla sola presenza di condotta di afflusso mentre le fosse biologiche anche di condotta di efflusso, ossia di scarico.
Questo significa che il principale problema relativo ai pozzi neri è quello dello svuotamento e della pulizia mentre per le fosse biologiche tale aspetto non si dovrà considerare ma sarà necessario provvedere a un corretto smaltimento dei liquami effluenti. Questi, infatti, vengono riversati in ampi pozzi, molto più capienti rispetto ai pozzi neri, realizzati in vetroresina o in cemento. In entrambi i casi si renderà necessario l’intervento di un’azienda di spurgo specializzata, come Autospurgo La Spurghi, attiva a Milano e provincia, nonché nelle città di Bergamo, Como, Lodi, Monza Brianza e Varese. Per visualizzare le attività dell’azienda basterà visitare il suo sito all’indirizzo www.laspurghi.com.
Come si creano i pozzi neri e le fosse biologiche?
Per realizzare un pozzo nero è fondamentale seguire una serie di controlli e valutazioni, come da normativa vigente. Per prima cosa, infatti, devono essere valutate le dimensioni: a tal proposito è bene definire prima quale sia il numero di persone che vive nella casa che dovrà essere servita dal pozzo nero prendendo, come riferimento, il valore di almeno un metro cubo a persona. Bisognerà poi assicurarsi che non vi siano pozzi di acqua potabile nei pressi del pozzo nero, né falde acquifere al di sotto dell’area in cui si vuole realizzare il pozzo. Infine, è d’obbligo valutare la distanza tra il pozzo nero e la casa, sia per un problema legato alla sicurezza e all’igiene, che per definire la lunghezza del collegamento tra l’impianto interno e il pozzo.
Per quanto riguarda la fossa biologica, per prima cosa va sottolineato che oggi esistono due differenti possibilità per realizzare questi dispositivi di scarico, ossia quella tradizionale e quella imhoff. Le fosse tradizionali sono caratterizzate dalla presenza di due vani separati verticalmente: nel primo si sedimentano i liquami più pesanti mentre nella seconda si raccolgono quelli più leggeri che, successivamente, vanno ad effluire verso l’esterno. Le fosse imhoff, invece, presentano una differenziazione orizzontale: nella vasca superiore, infatti, si sedimentano i liquami più pesanti che, dopo una parziale decomposizione, vengono riversati nella vasca inferiore.
Per concludere
Le procedure di spurgo e pulizia dei pozzi neri e delle cisterne delle fosse biologiche vanno effettuate da imprese qualificate, in grado di garantire anche un servizio di pronto intervento h24 come l’azienda La Spurghi.