In accordo con l’ultimo Dpcm firmato lo scorso 13 ottobre, il Ministero dell’Istruzione chiarisce che è possibile condurre attività didattiche all’interno di musei, teatri, biblioteche o altri luoghi in accordo e collaborazione con gli enti locali di un territorio.
La nota arriva direttamente dal Miur, che chiarisce quanto scritto nell’articolo 1, comma 6, lettera s dello stesso Dpcm, soggetto quest’ultimo di un’errata interpretazione.
L’articolo all’interno del decreto infatti dichiara: “Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonché le attività di tirocinio di cui al decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 10 settembre 2010, n.249, da svolgersi nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti”.
Il Ministero ha ritenuto opportuno sottolineare che non sono da considerare uscite didattiche o visite (quelle sì, sospese) tutte le attività ordinarie svolte in uno spazio diverso da quello dell’edificio scolastico, scelto in accordo tra scuola e territorio, al fine di prevenire il diffondersi del contagio e facilitare così il distanziamento personale.