Quando si decide di accendere un mutuo per la casa, si deve scegliere se optare per un finanziamento con tasso fisso o con tasso variabile. Non sempre si sa qual è la differenza. Cerchiamo di capire i concetti basici per una decisione consapevole.
Mutui casa: condizioni per l’erogazione del mutuo
Per avere il finanziamento da parte degli istituti di credito e/o dalle banche occorre avere una disponibilità economica. Quest’ultima deriva principalmente da un reddito fisso e stabile.
Mutui casa: cosa accade per chi è precario
In caso di precarietà ci sono delle agevolazioni che si possono richiedere. I lavoratori precari, infatti, devono avere delle garanzie assicurative e un garante. In caso di difficoltà economica, inoltre, l’ente a cui si rivolge per l’erogazione del mutuo può applicare una polizza integrativa, che consente di sospendere per brevi periodi le rate del mutuo.
Mutui casa: tasso fisso
Il tasso fisso permette al richiedente di pagare un importo mensile fisso, che viene generato dal tasso di interesse corrente. In questo caso non ci sono rischi ed è una soluzione sicura per chi cerca una stabilità maggiore.
Mutui casa: tasso variabile
Con il tasso variabile, invece, il sottoscrittore si assume il rischio derivante dalla fluttuazione del tasso. Le rate del mutuo saranno, quindi, variabili. Nonostante questo rischio, il tasso variabile permette di avere un importo inferiore rispetto a quelle generate con il tasso fisso.