L’età per andare in pensione sta sempre più aumentando e, insieme ad essa, le clausole e i requisiti richiesti, facendo sì che molti non abbiano ben chiaro quali sono le regole da seguire.
Pensioni: requisiti nel 2020-2021
Un modo è quello di ottenere la pensione di vecchiaia, a cui possono accedere i lavoratori che hanno maturato il requisito contributivo di 20 anni e almeno 67 anni di età anagrafica, requisito quest’ultimo che resterà invariato fino al 2022. Alcuni lavoratori possono accedere alla pensione anticipata con il requisito contributivo per gli uomini di 42 anni e 10 mesi, mentre per le donne gli anni di contributi diventano 41 e 10 mesi, senza alcun limite anagrafico. Questa particolare opzione resterà valida fino al 31 dicembre 2026.
Pensioni: Opzione donna
Alle donne lavoratici si consente l’accesso alla pensione con un’anzianità anagrafica di 58 anni, nel caso di occupazione nel settore pubblico, che aumenta a 59 per le dipendenti autonome, mentre l’età contributiva è di 35 anni. La domanda per aver accesso a questa opzione deve essere inviata, però, entro il 31 dicembre 2020.
Pensioni: categorie particolari
Se si fa parte della categoria di lavoratori addetti a mansioni gravose, fino al 31 dicembre 2020, si può accedere alla pensione di vecchiaia con almeno 66 anni e 7 mesi di età e almeno 30 anni di anzianità contributiva. Il minimo contributivo è di 5 anni e si deve avere almeno 71 anni di età. Se si è, invece, un lavoratore precoce, che ha quindi iniziato a lavorare prima dei 19 anni, si può richiedere l’accesso alla pensione con 41 anni di contributi senza essere soggetti al vincolo dell’età anagrafica.