Con l’inverno alle porte, aumentano i malanni di stagione. Quest’anno più che mai i medici consigliano alle categorie a rischio di sottoporsi al vaccino antinfluenzale, per potersi proteggere dall’influenza e poter associare immediatamente eventuali sintomi al Covid-19. Ma chi dovrebbe fare il vaccino contro l’influenza? I consigli dei medici.
Vaccino Antinfluenzale 2020: chi dovrebbe farlo?
Come si legge sul sito del Ministero della Salute, “Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. Tuttavia, in accordo con gli obiettivi della pianificazione sanitaria nazionale e con il perseguimento degli obiettivi specifici del programma di immunizzazione contro l’influenza, tale vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano l’influenza”.
In particolare le “categorie a rischio” sono considerate donne in gravidanza o che abbiano partorito da poco, persone con patologie debilitanti (diabete mellito, insufficienza renale ecc.), persone di età superiore ai 65 anni, lavoratori addetti ai servizi pubblici di primario interesse (forze di polizia, medici, infermieri ecc.). A queste categorie è consigliato il vaccino.
Il vaccino antinfluenzale può portare febbre?
Tra gli effetti collaterali (di lieve entità e breve durata) il vaccino antinfluenzale può portare febbre. Essendo un vaccino inattivo, viene iniettato il virus ucciso o parti di questo, e dunque può portare ad una sintomatologia simile a quella dell’influenza stessa, ma di lieve entità. La febbre dopo il vaccino per l’influenza è dunque normale: non c’è da preoccuparsi.
Vaccino antinfluenzale donatori di sangue: devono farlo?
Tra le altre categorie, il Ministero della Salute consiglia il vaccino antinfluenzale ai donatori di sangue: i donatori Avis possono richiedere dunque che venga loro somministrato il vaccino.