Palestra per la riabilitazione

Osservate speciali per una settimana, è arrivato il momento per le palestre e le piscine di rispettare un nuovo protocollo con tutte le misure di sicurezza per garantire la loro apertura.

Emergenza Covid: la situazione di piscine e palestre

Lo aveva annunciato il presidente del consiglio Giuseppe Conte in occasione della diretta nazionale della scorsa settimana, per anticipare agli italiani le misure contenute nel nuovo DPCM.

Le strutture, che dalla loro riapertura nel mese di maggio, avevano già dovuto adottare delle misure speciali per garantire la sicurezza del pubblico, erano tra quelle a rischio chiusura nei prossimi giorni.

Emergenza Covid: le nuove misure per piscine e palestre

Così, da “osservate speciali”, sono scattati i controlli da parte dei Nas dei Carabinieri e, nelle ultime ore, sono state indicate le nuove misure da adottare dalle strutture. Le “Linee guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” è un documento annunciato dal ministro per lo Sport e le Politiche Giovanili Vincenzo Spadafora, e contiene tutte le regole da seguire per le palestre e le piscine al fine di evitare la loro chiusura.

In particolare, all’ingresso è previsto il controllo della temperatura oltre all’utilizzo dei dispositivi di sicurezza come la mascherina. In caso di mancanza, l’atleta non potrà entrare all’interno della struttura.

La mascherina dovrà essere indossata sempre all’interno della struttura, anche nello spostamento tra un macchinario e l’altro. L’unico momento in cui si potrà fare a meno del dispositivo di sicurezza è durante l’attività fisica sul posto, mentre bisognerà averla se “anche durante l’allenamento il cliente si sposta da una postazione di allenamento all’altra”.

Emergenza Covid: numero massimo anche per piscine e palestre

I bambini potranno essere accompagnati all’ingresso da una sola persona e gli stessi gestori delle strutture dovranno apporre un cartello all’ingresso, così come accade per i ristoratori, con il numero massimo di persone consentite all’interno della palestra o della piscina.

L’ingresso potrà avvenire solo su prenotazione, gestita tramite “applicativi web o soluzioni tecnologiche” che permetteranno così di tracciare il numero di persone presenti per le strutture che possono ospitare più di 50 persone. Per quelle più piccole, invece, si potrà utilizzare un registro cartaceo che permetterà comunque di contingentare gli ingressi. Raggiunto il numero massimo, è fatto divieto di entrare all’interno della struttura.

Per le attività e i corsi di gruppo nelle palestre, bisognerà tenere conto di almeno 5mq per ogni partecipante “prendendo in considerazione l’ampiezza dell’ambiente in cui l’attività viene svolta”. Per le piscine, invece, lo spazio minimo è di 7mq.

Infine, gli stessi gestori delle strutture potranno vietare l’utilizzo di docce, invitando gli atleti a cambiare solo gli indumenti bagnati o quelli utilizzati per gli allenamenti.

Confermata la presenza dei dispenser di gel disinfettante, uno per ogni 300mq in considerazione dell’area in cui si svolge l’attività fisica e motoria, oltre ai percorsi differenziati per l’ingresso e l’uscita in palestra e piscina.

Nel caso in cui le norme non venissero rispettate, i gestori potrebbero incorrere in una sanzione che va dai 280 euro in su.