L’aumento esponenziale del numero di casi di coronavirus in Italia sta premendo anche sul sistema sanitario nazionale. Le Regioni spesso attivano i protocolli in ritardo e non riescono a ricostruire fedelmente i contatti di un positivo. Infatti, se prima un caso Covid aveva 2 o 3 contatti, ad oggi ne ha anche 30 o 40 e rintracciarli diventa estremamente lungo e difficile.
Per questo motivo il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che sono in arrivo i test rapidi anche nelle farmacie e dal medico di base. In questo modo si alleggerirà il lavoro delle Asl garantendo un tracciamento più efficace.
Test rapidi: come funziona in farmacia e dal medico
Lunedì 26 ottobre è in programma una riunione tra Stato e Regioni per discutere dei test rapidi che potrebbero prendere il via anche nelle farmacie e dal medico di base. Infatti, nell’ottica di alleggerire il lavoro delle Asl, è in previsione un tracciamento su base volontaria anche nelle farmacie, come è già avvenuto per i test sierologici.
Occorre precisare, però, che i test rapidi dal medico di base e nelle farmacie si potranno realizzare soltanto nel periodo di picco, ovvero fino a quando convivranno Covid e influenza per cercare di distinguere i casi positivi dai malanni di stagione.
Filcams Cgil ha comunque fermato la positività del Ministro: fare i test nelle farmacie è estremamente rischioso. Occorre adibire una stanza apposita e avere un abbigliamento consono per prevenire i possibili contagi anche tra il personale.