Stop al contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro. In una recente sentenza, la Corte Costituzionale ha stabilito che oltre il terzo anno i tagli alle pensioni d’oro sono illegittimi. In particolare, dal 2019 le pensioni superiori a determinati importi (100 mila euro) sono sottoposte alla decurtazione percentuale. Nel 2021 tale taglio alle pensioni rimarrà.
Taglio delle pensioni: dal 2022 stop alla misura, avrà durata triennale
Nei giorni scorsi la Corte Costituzionale ha esaminato le questioni di legittimità sollevate dal Tribunale di Milano e dalle sezioni giurisdizionali della Corte dei conti per il Friuli-Venezia Giulia, il Lazio, la Sardegna e la Toscana. La Corte ha deciso dunque di ritenere illegittima la misura del taglio delle pensioni oltre i 3 anni: dal 2022, dunque, stop al contributo.
Taglio alle pensioni: le fasce del contributo di solidarietà
Attualmente la legge prevede un taglio alle pensioni d’oro fino al 2023. Il taglio delle pensioni è strutturato nel seguente modo:
- 15% per le quote tra i 100.160,01 e 130.208 euro annui;
- 25% per le quote tra i 130.208,01 e 200.320 euro annui;
- 30% per le quote tra i 200.320,01 e 350.560 euro annui;
- 35% per le quote tra 350.560,01 e 500.800,00 euro annui;
- 40% per le quote superiore ai 500.800 euro annui.
Riduzione pensioni: quando verrà depositata la sentenza
Dopo la decisione della Corte Costituzionale, si attende il deposito della sentenza. La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane, ma come abbiamo sottolineato, avrà efficacia a partire dal 2022. Per tutto il 2022 continuerà la riduzione delle pensioni superiori alle soglie sopracitate.