A preoccupare il Governo italiano sono i numeri dei contagi in continua crescita in tutta l’Italia. Secondo alcuni esperti come Silvio Garattini, i virologi Andrea Crisanti e Massimo Galli, e ora anche secondo Walter Ricciardi, il consigliere del Ministro Roberto Speranza, occorre introdurre un lockdown “vero e mirato”.
Coronavirus: serve un nuovo lockdown?
Le misure introdotte dal premier Giuseppe Conte con il nuovo Dpcm sarebbero insufficienti, secondo alcuni virologi italiani. Per porre un freno al rapido aumento dei contagi occorre ridurre drasticamente le interazioni sociali. Per fare questo – ha ribadito Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore e consigliere del ministro della Salute – occorre introdurre un nuovo lockdown.
Secondo Ricciardi, però, il lockdown “non lo devi fare generalizzato, ma dove l’indice di contagio è alto”. Numeri alla mano: la chiusura “rallenta il contagio del 24% – ha chiarito Ricciardi -. Se lo abbini a una chiusura mirata delle scuole aumenti questa dimensione del 15% e se fai uno smart working obbligatorio sia per il pubblico sia per il privato aumenti ancora del 13%, quindi arrivi a una riduzione del 50-55%. La limitazione dei mezzi pubblici incide per un ulteriore 7%”.
L’unione del lockdown a tutte queste misure, ha spiegato Ricciardi, “in otto giorni stabilizzerebbe e farebbe poi calare drasticamente la curva del contagio. Affidarsi alla responsabilità dei singoli cittadini – invece -, nella migliore delle ipotesi, porterebbe ad una riduzione dei contagi di appena il 3%”.
Il professore ha proseguito ancora spiegando che “se noi adottassimo in questo momento, e avremmo dovuto farlo due settimane fa, l’insieme di queste misure, saremmo in grado a Milano, a Napoli, a Roma e in alcune zone del Piemonte e della Liguria, di dimezzare questo indice di contagio”.